giovedì, Marzo 28, 2024
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Diabete, nemico pubblico numero uno?

L’impegno delle istituzioni su informazione e prevenzione…

A seguire, il pensiero di Federico Serra, Capo della segreteria tecnica dell’Intergruppo parlamentare Obesità e Diabete in occasione nel Corso di Formazione Professionale continua “Il Diabete tra luoghi comuni e falsi miti. Il ruolo chiave di informazione e comunicazione per migliorare la convivenza tra la patologia e la gestione delle complicanze” svoltosi nei giorni scorsi a Roma – realizzato con il supporto di Boehringer Ingelheim e Eli Lilly  – e promosso dal Master SGP della Sapienza Università di Roma con l’obiettivo di fornire ai professionisti dell’informazione le conoscenze, gli strumenti e gli elementi per informare e comunicare correttamente sul tema del diabete e le sue complicanze.

“Il faticoso sentiero che ci sta portando a uscire dall’emergenza pandemica globale di questi due ultimi anni ci rende tutti maggiormente consapevoli di quanto sia importante prendersi cura delle fragilità e delle vulnerabilità delle persone con diabete e con malattie croniche non trasmissibili e dell’attenzione che dobbiamo prestare al tema delle interconnessioni a livello planetario. È necessario affrontare in maniera più efficiente e strutturata un’emergenza di Salute Pubblica, quale è il diabete, creando organismi che siano in grado di coordinare tutti i soggetti e i settori impegnati nell’educazione sanitaria, dal mondo dell’istruzione e dell’alfabetizzazione ai mezzi di comunicazione di massa, organizzando campagne di prevenzione e di sensibilizzazione su tutto il territorio nazionale.

Le malattie croniche non trasmissibili (NCDs) e in particolare il diabete debbono trovare un posto centrale nelle politiche del Ministero della Salute, del Parlamento e delle Regioni, anche alla luce della Missione 6 del PNRR.

I centri di diabetologia esistenti sono da potenziare integrandoli all’interno di un’autentica rete di medicina territoriale in grado curare e prendersi cura delle persone con diabete nella maniera più efficace attraverso la diagnostica, terapie più innovative, telemedicina e un accesso uniforme alle cure e ai trattamenti su tutto il territorio nazionale.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ci dà, per la prima volta dopo tanto tempo, la possibilità di attuare questo modello e di plasmare un nuovo approccio culturale al tema, in particolare attraverso la Missione 6: una gestione più appropriata e attenta ai bisogni della persona con diabete tipo 2, integrando l’assistenza specialistica con quella territoriale e potenziando le reti di prossimità.

Il coinvolgimento dei territori e dei decisori locali e l’implementazione degli strumenti di telemedicina rappresentano elementi chiave che consentiranno una presa in carico più efficace del paziente e, prima ancora, di “prenderci cura” del cittadino, della sua qualità di vita e del suo benessere. Una prossimità che sia in grado di valorizzare in misura crescente la relazione medico-paziente, essenziale per la cura delle persone più fragili e vulnerabili.

Una programmazione adeguata necessiterà altresì di piattaforme interoperabili per garantire accesso e monitoraggio a dati confrontabili, consolidati e corretti, una risorsa imprescindibile per spiegare e governare fenomeni complessi. Nessuna decisione o politica pubblica, a ogni livello decisionale, può essere correttamente agita se non dispone di dati che ne avvalorino le linee di intervento e di azione prioritarie. Per questa ragione innovazione e digitalizzazione rappresentano obiettivi altrettanto chiave per il Servizio Sanitario Nazionale che vogliamo costruire.

Dare impulso e concretezza, attraverso gli strumenti legislativi a nostra disposizione, alle istanze provenienti da tutti i soggetti operanti nel mondo del diabete, in maniera sinergica, al fine di ridurre la prevalenza e i fattori di rischio di questa patologia, è un obiettivo da perseguire oggi con sempre maggior impegno e determinazione.

Stessa attenzione deve avere il diabete tipo 1 e il supporto alle famiglie e ai bambini e adolescenti che convivono con questa malattia deve essere impegno costante da parte di tutte le Istituzioni.

Il tema e il dibattito sull’accesso alle cure, ai trattamenti, all’innovazione terapeutica e tecnologica nel diabete deve eliminare quelle diseguaglianze che spesso si riscontrano a livello regionale.

L’Intergruppo parlamentare “Obesità e Diabete”, costituito in seno alla XIX Legislatura quale spazio di dialogo e confronto parlamentare permanente e bipartisan sui temi dell’Obesità e del Diabete, sarà sempre a disposizione, auspicando che il diabete diventi centrale nell’agenda politico-sanitaria del nostro Paese”.

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