di G.P.
Nella giornata di domani, mercoledì 26 gennaio 2022, verrà proiettato presso la Palazzina Liberty “Dario Fo e Franca Rame” di Largo Marinai d’Italia, il docufilm “Noi Donne Afghane“, alla presenza dell’Assessore alla Cultura Tommaso Sacchi.
Al termine del documentario seguirà in sala un breve dibattito moderato dalla Presidente della Commissione per le Pari Opportunità e Diritti Civili Diana De Marchi, e con gli interventi della produttrice e autrice del soggetto del film Didi Gnocchi, la regista Anna Migotto, l’avvocato giuslavorista Tatiana Biagioni, la Presidente CISDA – Coordinamento Italiano Sostegno ONLUS Donne Afghane Laura Quagliolo e, in collegamento via streaming da Roma, il giornalista inviato di guerra per Il Sole 24 Ore Alberto Negri.
Prodotto da 3D Produzioni, in collaborazione con la rete solidale “Le donne per le donne”, e l’Associazione “Chiamale Storie”, il documentario “Noi Donne Afghane” scritto da Didi Gnocchi e Sabina Fedeli, e diretto da Anna Migotto, racconta le storie di coraggio ed emancipazione di 8 donne afghane.
Tra queste Zarifa Ghafari, la più giovane sindaca mai eletta nella cittadina di Maidanshahr, al tempo appena 26enne: sin dal primo giorno del suo insediamento e durante tutto il suo mandato ha ricevuto numerose minacce di morte ed è sopravvissuta a diversi tentativi di omicidio, a cui però non è riuscito a scampare il padre. Dopo la presa del governo da parte dei talebani l’estate scorsa, Zarifa è fuggita dall’Afghanistan, e ora vive a Bonn, in Germania.
Tra le altre donne protagoniste del docufilm anche Sahraa Karimi, regista e cineasta, prima donna nella storia del suo paese ad essere nominata Direttrice Generale dell’Afghan Film Organization. Riuscita a scappare poco prima dell’occupazione militare talebana, Sahraa ha assunto il ruolo di visiting professor per l’anno accademico in corso presso il Centro Sperimentale di Cinematografia, dove tiene un corso interdisciplinare di Innovative Storytelling in lingua inglese.
Nella pellicola “Noi Donne Afghane” seguiamo anche la storia della fotoreporter 28enne Roya Heydari, nata in esilio in Iran, tornata poi in giovane età in Afghanistan, dove ha saputo raccontare e documentare con la fotografia la vita della sua gente viaggiando attraverso dieci province, e che ora vive da rifugiata in Francia. E ancora l’attivista Mahbouba Seraj, per la rivista Time una delle 100 persone più influenti nel 2021; fondatrice dell’Associazione “Afghan Women’s Network”, Mahbouba Seraj ha sempre combattuto per i diritti delle donne afghane e, all’indomani della presa del potere dei talebani, ha deciso di rimanere a Kabul per continuare ad aiutare donne e bambini del suo paese.
Ricordiamo che l’ingresso per la proiezione di “Noi Donne Afghane” è gratuito, ma è necessario prenotarsi online mandando una mail a: stefania.cito@3dvideo.it. L’accesso alla sala sarà possibile a partire dalle 19.30, e la proiezione del film della durata di 55 minuti inizierà alle ore 20.