lunedì, Maggio 20, 2024
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Un saggio di nuoto con spiacevoli conseguenze (al cloro)

E’ necessario dosare sempre, con la massima attenzione, la quantità di cloro da immettere nelle piscine. Ha un potere disinfettante assai pronunciato (attacca con successo i microrganismi), ma il suo impiego deve essere di norma compreso tra 1 e 1,5 ppm. Se tale range fosse più basso, assisteremmo allo sviluppo di flora batterica e di incrostazioni calcaree. Se fosse più alto, riscontreremmo reazioni allergiche e un odore troppo marcato.

Ad esempio, avvertiremmo bruciore alla gola o anche un’infiammazione agli occhi. E’ il caso di quanto verificatosi ieri presso una piscina milanese di via Procaccini, ove piccoli nuotatori, impegnati in un saggio, avevano avvertito disturbi a seguito, così pare, di un’errata manovra nel miscelare il cloro, manovra che avrebbe provocato il sorgere di vapori che coinvolgevano diversi bambini appartenenti ad una scuola materna.

La macchina dei soccorsi è scattata prontamente e le cure mediche prestate riguardavano soprattutto coloro che evidenziavano tosse, irritazioni e addirittura nausea.

Sulle ambulanze, immediatamente chiamate, salivano cinque bimbi e sei accompagnatori, per fortuna in codice verde, ad eccezione di due adulti in codice giallo, ossia gli istruttori di nuoto che, mentre si affrettavano nel recuperare i piccoli, sono stati i più esposti nella respirazione dei vapori.

Fortunatamente, il tutto si è risolto senza gravi conseguenze e i responsabili che gestiscono la piscina, dispiaciuti per l’accaduto, avvieranno le necessarie ricerche per stabilire le reali cause di quanto successo affinché in futuro non abbiano più a ripetersi tali episodi.

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