venerdì, Aprile 26, 2024
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SONO ANCORA VIVI I DUE CUCCIOLI DELL’ORSA DANIZA

di Carlo Radollovich
Ricorderete la triste storia dell’orsa Daniza, uccisa in Trentino nel settembre scorso da una dose di anestetico che le era stato iniettato a distanza per poterla sedare e quindi avvicinare.
In effetti, il plantigrado, considerato lo scarso cibo a disposizione nei boschi, era sceso in Val Borzago uccidendo tre pecore e poi una capra nei pressi di Bocenago. Erano state collocate diverse trappole, si erano organizzati diversi appostamenti specialmente dopo un’aggressione a un cercatore di funghi rimasto ferito (caso per la verità rarissimo, anche secondo le più recenti statistiche), ma Daniza era sempre riuscita a schivare qualsiasi contatto. Finché, dopo essere stata finalmente localizzata, un veterinario avrebbe dovuto sedarla.
Purtroppo, la dose di anestetico risultava troppo elevata, cosicché la povera orsa non sopravvisse. Il giudice per le indagini preliminari, di Trento, sottolineava l’inappropriato approccio all’animale e respingeva la richiesta di archiviazione formulata dalla locale procura.
Rimaneva però, a quel punto, la preoccupazione per i suoi due piccoli orsacchiotti, che dovevano affrontare i rigori dell’inverno e che tutti davano ormai per deceduti. Ma ecco l’inaspettato miracolo: dopo cinque mesi circa di letargo, in attesa dei primi caldi primaverili, eccoli ricomparire vivi e vegeti in Val Rendena.
E si tratta proprio dei due cuccioli di cui si erano perse le tracce, poiché le analisi genetiche, effettuate dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale di Ispra, hanno dato piena conferma. Essi hanno compiuto sedici mesi di vita e un peso, stimato, attorno ai 50 chili.
Va ricordato che la notte in cui Daniza perse la vita, i due cuccioli vennero presi e catturati. Venne infilato nel loro collare un microchip e successivamente liberati. Ai primi di ottobre, i due orsacchiotti vennero fotografati, ma non fatti prigionieri, anche se si dubitava fortemente circa la loro sopravvivenza a causa del freddo inverno che, nel giro di poche settimane, li avrebbe messi a dura prova.
Per contro, si dichiaravano ottimisti alcuni tecnici del ministero dell’Ambiente: i due cuccioli, 7 mesi di età, svezzati e pertanto in grado di procurarsi il cibo, se la sarebbero cavata senza problemi. E hanno avuto ragione.
Alcuni esperti si sono raccomandati in questi giorni di non avvicinare prossimamente i due…orsetti (ormai non proprio cuccioli) e di non offrire loro bocconcini di carne o altri alimenti. Essi “devono” mantenere la naturale diffidenza nei confronti dell’uomo perché, solo in tal modo, la loro futura autonomia e sopravvivenza potrà essere assicurata.
La morte di Daniza non ha fortunatamente coinciso con l’arresto della vita né in Val Rendeva né in tutto il Trentino, ma essa prosegue con successo. Infatti, le ultime cucciolate di orsi hanno addirittura consentito il monitoraggio di ben 12 unità.

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