sabato, Aprile 20, 2024
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LIBRI MAGICI, IL FONDO SCOLARI

di Carlo Radollovich

Ci troviamo presso la Biblioteca Nazionale Braidense in via Brera 28 e osserviamo una lunga scaffalatura di libri sopra un soppalco di legno che, perimetralmente, circonda la sala d’ingresso.

Ai quattro angoli di tale sala si osservano dei libri che, va subito detto, non sono assolutamente veri. Si tratta infatti di curiose riproduzioni lignee che mimetizzano in modo quasi totale alcune piccole porte.

Varcando una di queste porticine notiamo che qui prende vita una raccolta di volumi dedicata al Fondo Ovidio Scolari, un Fondo del tutto speciale che si occupa di una particolare arte: quella relativa alla prestidigitazione e all’illusionismo.

Sembrerà strano ma, forse per conferire qualcosa di misterioso a certi libri magici, è stata scelta un’archiviazione che profuma di cose “segrete”.

Chi era Ovidio Scolari che, alla sua morte (1934), lasciò alla Biblioteca Braidense oltre duecento volumi “magici”?  Diceva di essere uno straordinario appassionato di illusionismo, talmente desideroso di ampliare le proprie conoscenze in materia da raccogliere, nel corso della sua vita, un  ragguardevole numero di testi sull’arte magica.

La collezione, per gli appassionati di illusionismo, rappresenta il meglio di quanto si trovasse a disposizione all’inizio del Novecento.

Elenchiamo alcuni titoli dei rari volumi “segretamente” archiviati presso la Braidense. Partiamo con un classico della didattica magica e cioè “Confidences d’un prestidigitateur” (1881), un’autobiografia quasi romanzata del mago francese Jean Eugène Robert Houdin (da non confondersi con l’illusionista altrettanto famoso Harry Houdini).

Poi “Isn’t wonderful” (1899),  volume rarissimo di Charles Bertram, “Exclusives Magical Secrets” (1912) di Will Goldston, libro addirittura chiuso con un lucchetto, “La prestidigitation sans appareils”  (1914) di Camille Gaultier, “The Expert at the Card Table” (1905) di S.W.Erdnase, comprendente mille trucchi per bari al tavolo da gioco.

Tra gli italiani menzioniamo “Frizzi mefistofelici” del nostro concittadino Enrico Longone e “Confidenze di un prestigiatore” del siciliano Romanoff.

Concludiamo ricordando che Milano possiede una lunga tradizione in tema di magia e illusionismo. In via Thaon di Revel 21 ha sede il CLAM, Club Arte Magica.

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