martedì, Dicembre 24, 2024
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LA GRANDE GUERRA: PER NON DIMENTICARE

di Ugo Perugini

Fino al 17 gennaio 2016 presso la Sala Viscontea del Castello Sforzesco sarà possibile visitare la Mostra dello Stato Maggiore dell’Esercito sulla Prima Guerra Mondiale con il sottotitolo Fede e Valore.

Si tratta di una Mostra itinerante che si concluderà a Roma nel 2018. E’stata organizzata dal Comando Militare dell’Esercito Lombardia e dalla Prefettura con la collaborazione del Comune, della Civica raccolta Stampe “Achille Bertarelli, della Sopraintendenza alle Belle Arti, della Società Storica Lombarda e dell’Archivio di Stato.

La Mostra si articola in sei sezioni e prevede 18 pannelli illustrativi che raccontano le vicende della Grande Guerra che durò 41 mesi e vide impegnati oltre 5 milioni di italiani sui diversi fronti del conflitto.

La rievocazione vuole anche commemorare le piccole, grandi storie dei protagonisti, non solo i soldati ma anche le famiglie, le donne, che sostituirono padre, fratelli, mariti e figli nelle varie attività in fabbrica o nei campi. Un occhio particolare sulle vicende che hanno visto protagonista la nostra città e l’impegno per salvaguardare le opere d’arte presenti dal rischio bellico.

Nella raccolta di stampe, da segnalare venti incisioni realizzate da Anselmo Bucci, uno degli artisti più prestigiosi, il quale partecipò alla guerra insieme al gruppo dei futuristi e documentò direttamente scene di guerra, nelle trincee, nei combattimenti, fino al rientro in Patria per i più fortunati.

Numerose e interessanti anche le pubblicazioni e i documenti esposti che riguardano notizie precedenti alla guerra, la svolta interventista di Mussolini, le proteste popolari contro la guerra, la censura governativa, fino ai volantini “sovversivi”  degli irredentisti.

Non mancano, e sono gli aspetti più curiosi, veri e propri cimeli come elmetti, uniformi, fotografie. Tra gli oggetti più particolari, un berretto da ufficiale dei lancieri pilota d’aeroplano, un elmetto tedesco da ulano, un casco col chiodo austriaco della Gendarmeria.

Il Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli imballaggi a base cellulosica) contribuisce a dare alla Mostra altri interessanti elementi di conoscenza, legati all’uso della carta: sono esposti, infatti, immagini religiose, “santini”, libri di preghiere, pubblicazioni, cartoline, manifesti, ma anche giornali di propaganda, carte geografiche, fumetti, imballaggi alimentari, involucri di bende e medicinali. La carta come veicolo privilegiato di documentazione di idee, sentimenti, emozioni.

Insomma, visitando la Mostra sarà possibile rivivere in parte l’atmosfera di quei tempi, i momenti d’orrore, di paura ma anche di orgoglio. Nella speranza che chi non ha vissuto quella tragedia possa comprenderla un po’ di più e capire l’importanza di superare certe barriere, avendo nei confronti della pace e dei suoi valori il massimo rispetto.

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