lunedì, Dicembre 23, 2024
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Anarchia al parco Giovanni Testori e dintorni

di Barbalinardo Antonio

I giorni scorsi, mi è pervenuto un messaggio su WhatsApp da parte di un cittadino che abita in zona piazza Pompeo Castelli, vicino al parco Giovanni Testori dove segnala il disagio dei cittadini di quella Zona, il testo del suo messaggio riferisce: ”Chiedo scusa se disturbo a quest’ora, ma è giusto per portare a conoscenza del fatto che insieme ad altri vicini, prossimamente vorremmo trovarci per discutere dell’ormai grosso problema del nostro parco sotto casa, allo scopo di trovare una possibile soluzione a questa situazione di degrado e di anarchia che si ripete settimanalmente…..

La cosa che mi ha spinto a scriverti stasera è che sono arrivati a mettere un barbecue nel parchetto dei bambini. Sono una persona molto tollerante, mi occupo di cooperazione, sono stato io stesso straniero in un Paese dell’altro capo del mondo e mi sono adeguato alle regole del posto. Mi stupisco, ma non è neanche la parola corretta, che nel nostro bel Paese ormai non esistano più regole né per gli italiani né per gli “stranieri” e soprattutto che nessuno più le faccia rispettare. Non avremo mai integrazione, in questo modo, ma sola anarchia totale….”.

Questo è in parte il testo del messaggio di lamentela pervenutomi circa il gravoso problema noto a tutti del disagio che i residenti delle adiacenze del Parco Testori vivono ormai da molto tempo, un problema che si ripete e rinnova puntualmente nella stagione estiva dal venerdì pomeriggio fino la domenica notte. All’inizio dell’estate verso metà luglio c’è stato un primo intervento e sgombero dell’area del parco gioco del basket sul lato di via Castelli. Dopo tale intervento la cosiddetta movida degli extracomunitari di ogni etnia, si è spostata all’interno del Parco Testori bivaccando con cibarie varie, facendo di tutto e di più, con diversi violenti litigi fra loro. Nei primi giorni di agosto scorso c’è stato un intervento da parte delle diverse Forze dell’Ordine che hanno portato al risultato che per qualche settimana il fenomeno è stato fermato.

Purtroppo adesso il fenomeno del bivaccare festaiolo e rumoroso degli extracomunitari nel Parco Testori è ripreso e i cittadini ritornano a lamentarsi e a protestare senza ottenere nessun risultato poiché questi continuano ancora con le loro musiche ad alto volume con cibarie e varie senza nessun orario e senza rispetto della quiete pubblica. Molti cittadini lamentano la mancanza del rispetto delle regole e leggi, come lamentano anche la violenza da parte di alcuni extracomunitari che fregandosene di ogni regola e buon senso civico com’è successo recentemente al mercato all’aperto di via Bramantino dove un ambulante extracomunitario, venditore di frutta si rifiutava di dare il resto a un acquirente negando di aver ricevuto 2 euro, minacciandolo e dando del ladro e approfittatore all’occasionale acquirente, che ha cercato un Vigile in giro all’interno delle vie del mercato ma non ha trovato un Vigile della Polizia Locale per segnalare quanto capitatogli. Per completare le segnalazioni di disagio nelle vie e piazze del Quartiere sempre in questo periodo estivo anche nell’area di piazzale Accursio si è avuto lo stesso fenomeno del bivaccare di extracomunitari con consumo di cibarie varie in particolare la sera e durante la notte dove lasciavano cumuli d’immondizia e di bottiglie di vetri con molte bottiglie rotte dove i bambini rischiavano di farsi male, inoltre hanno rotto i listelli delle panchine e il canestro del basket.

Purtroppo questo succede perché nessuno vigila nelle vie e nelle piazze del Quartiere, il Vigile di Quartiere è latitante, se si chiede un intervento alla Polizia locale o alle Forze dell’Ordine, questi intervengono soltanto se c’è della violenza o quando il tutto è in una situazione ormai degenerata, invece d’intervenire prima e fare operazione di controllo e prevenzione. Non mi si dica che, questo è forse un discorso qualunquista e demagogico e non mi si accusa di non essere tollerante verso gli extracomunitari perché chi scrive già agli inizi degli anni ’90 ha ospitato a casa propria dei profughi kossovari e oggi ancora opera come volontario  nell’accoglienza e assistenza ai profughi siriani. Il mio pensiero si associa a quello di tutte quelle persone che sono sì per l’accoglienza del prossimo di qualsiasi colore e etnia, ma che desidera che chi è accolto abbia il rispetto delle regole e delle leggi del Paese che lo accoglie.

 

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