Rappresenta, per il cinema italiano, l’impareggiabile figura di autentica diva. È molto bella, raffinata e riesce a far centro nel cuore di molti spettatori, i quali ammirano in lei, oltre alla particolare grazia nelle recitazioni, la sua travolgente carica interpretativa.
Nasce nella nostra città nel 1905 da una povera famiglia contadina e, ancora ragazza, contesta l’infelice mondo in cui e’ costretta a vivere. Si ribella presto, scoprendo il teatro, e si procura un lavoro come dattilografa. Si paga con lo stipendio i suoi studi di recitazione e interpreta alcuni ruoli al Filodrammatici. La sua classe e’ già palese davanti a centinaia di spettatori.
Malgrado un carattere non facile, spesso ribelle e anticonformista, riesce ad assicurarsi l’ingresso in società. È presente in teatro in ruoli più importanti, ma ormai si dichiara pronta per il suo debutto nel cinema, grazie anche alla sua invidiabile e slanciata figura femminile.
Recita nel film ”La signora di tutti” del 1934 e questa sua azzeccata partecipazione offre a lei numerose offerte di lavoro. Ad esempio, nel 1935, e’ impegnata in ”Passaporto rosso”, una pellicola di genere drammatico che scopre in Isa Miranda un autentico astro nascente.
La Germania e’ entusiasta di questa attrice e le viene affidato il difficile ruolo di Marie Bashkirtseff nel film ”Il diario di una donna amata” sotto la regia di Hermann Kosterlitz. Si rivelera’ un grande successo.
Isa Miranda recita in altri tre film tedeschi e, dopo due pellicole girate in Francia, rientra in Italia per partecipare a ”Scipione l’Africano” del 1937. Dopo l’Europa, ecco arrivare la chiamata da Hollywood e l’esordio americano avviene con ”Hotel Imperial” del 1939, un giallo recitato accanto a Ray Milland.
Peccato che, per effetto dell’embargo fascista ai film statunitensi, questa pellicola non venga rappresentata in Italia. Nel 1940 interpreta, sempre negli States, ”La signora dei diamanti” ottenendo un discreto successo, ma lo scoppio del secondo conflitto mondiale costringe la Miranda a rientrare in Italia.
Giunta nel nostro Paese, il regime del Ventennio le procura non pochi guai perché lei ha lavorato in una nazione non considerata amica. Il tutto viene poi risolto grazie ad un colloquio chiarificatore con Benito Mussolini, il quale impartisce le necessarie istruzioni affinché l’attrice venga reinserita a pieno titolo nel mondo dello spettacolo italiano.
Isa Miranda si rifà in modo tempestivo girando ”Le mura di Malapaga” (premio per la migliore interpretazione femminile al Festival di Cannes) e ”Il piacere e l’amore”, di produzione francese, ove l’attrice riesce a esprimere tutto il suo prepotente fascino.
Dopo ”Siamo donne” e ”Gli sbandati”, interpreta il ruolo della contessa Stein ne ”Il portiere di notte” di Liliana Cavani. L’ultima sua interpretazione avviene nel 1982 in ”Apocalisse di un terremoto”.
Ammalatasi nell’estate dello stesso anno, si spegne nel mese di luglio, in un ospedale romano, tra il sincero rimpianto dei suoi vecchi aficionados.