venerdì, Aprile 19, 2024
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Vittoria Nuti: genetica e botanica le sue grandi passioni

Nasce a Treviso nel 1928 e cresce in una famiglia ove spicca l’ispirazione liberale. Frequenta il liceo classico e durante lo studio si sente particolarmente attratta dalla genetica, quella branca della biologia che, come sappiamo, studia tra l’altro i geni e la variabilità genetica negli organismi viventi.

Si laurea nel 1953 in Scienze agrarie presso l’università di Pisa e nello stesso anno si sposa con l’architetto Ronchi, più avanti direttore di Urbanistica nella stessa città. La sua laurea vince il premio Mastrotto e riceve molti complimenti dalle autorità.

Qualche anno più tardi diventa assistente alla cattedra di genetica della facoltà di Agraria e i suoi studi vengono apprezzati per la loro profondità. Nel 1970 consegue la libera docenza in genetica sempre a Pisa, docenza sino a quell’anno praticamente nelle mani di soli uomini.

Disponendo di un laboratorio a poche centinaia di metri da casa, riesce a conciliare le sue complesse ricerche con la cura del suo adorato nido familiare. Teniamo infatti presente che è diventata mamma di ben cinque figli. Lei abbraccia comunque la ricerca in modo decisamente ampio raggiungendo ottimi risultati che la comunità scientifica le riconosce.

I suoi studi sulla rottura cromosomica indotta delle piante da sostanze chimiche mutagene rivestono ancora oggi un’attualità per nulla tramontata. Vittoria è saggiamente attorniata da collaboratori e ricercatori che condividono la sua stessa passione e lei incita in particolar modo le studentesse affinché possano concorrere liberamente affiancando i lavori svolti da parte maschile.

E’ sempre disposta ad aiutare le ragazze in difficoltà, apre addirittura a loro le porte della sua abitazione sostenendole nello studio anche con piccoli sostentamenti finanziari. Per questa sua grande espressione di umanità, riceverà nel 1978 la medaglia Ceres emessa dalla FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura.

Concludiamo nel ricordare che Vittoria Nuti è stata invitata dal governo della Malesia per tentare di risolvere il problema di sterilità della palma coltivata, problema che coinvolge diversi Paesi del mondo asiatico per quanto riguarda l’olio di palma, fonte economica di importanza quasi capitale.

Ammalatasi nel 2013, Vittoria Nuti Ronchi ci lascia per sempre a Pisa l’anno successivo.

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