venerdì, Aprile 19, 2024
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ULTIME SULLO STADIO MILAN AL PORTELLO

di Carlo Radollovich
A tutt’oggi, la sfida tra “Magnete” del Gruppo Prelios (parco tecnologico e musicale, dotato di eccellenti negozi e di numerosi spazi per la musica), “Milano alta” (percorso ciclopedonale sopraelevato, ampi spazi per tempo libero + hotel) e “Stadio Milan”, sembra restringersi tra lo stadio stesso e “Milano alta” di Vitali SpA.
In effetti, sembra che il Comitato esecutivo della Fondazione Fiera abbia escluso il “Magnete”, con una decisione a sorpresa, e ciò potrebbe significare un impasse della trattativa rimandandola con ogni probabilità a settembre.
Certamente, gli importi relativi al canone annuo da versare e segnalati nelle relative buste non hanno favorito Prelios, il quale offriva 2,7 milioni, contro 3,3 di Vitali Spa e i 3,4 circa del Milan.
Giochi già virtualmente impostati e sulla soglia di una risoluzione ? Sembra di no perché, secondo alcune indiscrezioni, Prelios e Vitali starebbero per concertare un accordo, nel tentativo di promuovere assieme uno spazio ancora più ricco di attrattive, un’area che dovrebbe offrirsi ai cittadini decisamente “alta”.
In sostanza, da una parte ecco il progetto Milan che si presenterebbe del tutto grandioso e straordinario, osteggiato tuttavia da una parte degli abitanti del luogo che lo ritengono di grave intralcio al traffico. Sarebbe indispensabile un investimento che supera i 300 milioni di euro e l’improrogabile necessità di acquistare il terreno occupato dalla Citroen (alla Casa automobilistica sarebbe stato comunque proposto di trasferirsi negli ex padiglioni 3 e 4 della Fondazione Fiera). In più, i tempi di realizzazione sarebbero lunghissimi: oltre sette anni circa.
Come seconda parte, ecco presentarsi la candidatura Prelios + Vitali, con investimenti complessivi superiori ai 300 milioni di euro, legati in ogni caso a tempi di realizzazione tutto sommato ristretti: non più di ventiquattro mesi. E poi il fascino del “chilometro verde” a sette metri d’altezza (con orti, giardini, fontane) che si accompagnerebbe longitudinalmente al Portello, lungo viale Scarampo. E sotto questo arco ciclopedonale si disporrebbe, all’incirca, di quindicimila metri quadrati di spazi pubblici.
Come si svilupperanno prossimamente le costruzioni in questa “fetta” di Portello ? Vincerà lo spettacolare stadio oppure riuscirà a prevalere l’area “green” ? Sicuramente, non potremo disporre di risposte a breve termine…

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