giovedì, Aprile 25, 2024
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LO STUDIO, ORA MUSEO, DI ACHILLE CASTIGLIONI

di Carlo Radollovich

Uno straordinario designer, Achille Castiglioni (1918 – 2002), ci ha lasciato in eredità centinaia di invenzioni, che possiamo visitare all’estero presso importanti musei (vedi ad esempio il Kunstgewebe Museum di Zurigo, il Victoria and Albert Museum di Londra, l’Israel Museum di Gerusalemme). Basti menzionare che quattordici sue opere sono oggi esposte anche pressoché  il conosciutissimo MoMa (Museum of Modern Art) di New York.

Ma pure a Milano possiamo prendere visione di sue importanti creazioni, precisamente presso lo studio-laboratorio di piazza Castello 27, ove gli eredi di Castiglioni hanno trasformato lo studio stesso in un vero e proprio museo, non solo per aprirlo al pubblico, ma anche per procedere ad una accurata archiviazione delle sue numerose opere. Va detto che dalla sua mente sono usciti apprezzatissimi oggetti come le celebri lampade Arco, Parentesi e Taccia, la poltrona Sanluca, la macchina da caffè Pitagora, le posate Dry, la sedia T12 Palini, l’interruttore per la luce VLM di cui andava particolarmente fiero. Di una cosa Castiglioni era assolutamente certo: la funzione di qualsiasi oggetto ideato doveva avere priorità rispetto alla sua forma.

Oggi, grazie all’intenso lavoro della moglie e delle figlie di Castiglioni, è possibile curiosare tra i suoi semplici bozzetti e studi compiuti, nonché confrontarci con le sue intelligenti idee che illustrava sapientemente al Politecnico di Torino e susseguentemente presso quello di Milano.

In occasione della visita al museo, si attraverseranno quattro importanti stanze: quella in cui sono presenti modellini vari e prototipi, il locale destinato ai tecnigrafi, la stanza in cui sono stati collocati oggetti privi di specifiche denominazioni e infine la sala destinata alle riunioni, ove diverse opere, non particolarmente note, risultano create nel corso di alcuni decenni. Per poter accedere al museo occorre prenotarsi digitando info@achillecastiglioni.it

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