venerdì, Marzo 29, 2024
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LORETTA GOGGI TESTIMONIAL DELLA CAMPAGNA “FAI VINCERE LE TUE OSSA”

di Stefania Bortolotti

Quasi cinque milioni di italiani over 60 fanno i conti con la fragilità ossea e sono esposti al rischio di fratture da fragilità. L’emergenza Covid-19 ha peggiorato lo scenario anche su questo fronte: controlli rinviati, terapie sospese, difficoltà nelle visite con gli specialisti. 

Ma essere informati sulla corretta prevenzione, sull’importanza dell’aderenza alla terapia ed avere un dialogo con un medico di fiducia può aiutare i pazienti a rallentare l’indebolimento dello scheletro e ridurre il rischio di fratture da fragilità. Sono questi i punti chiave della nuova edizione della campagna di sensibilizzazione “Fai vincere le tue ossa” promossa da Amgen in collaborazione con: APMARR – Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche Rare, FEDIOS – Federazione Italiana Osteoporosi e malattie dello scheletro, FIRMO – Fondazione Italiana Ricerca sulle Malattie dell’Osso, Senior Italia, GISOOS – Gruppo Italiano di Studio in Ortopedia dell’Osteoporosi Severa, OrtoMed – Società Italiana di Ortopedia, SIOMMMS – Società Italiana sull’Osteoporosi, Metabolismo Minerale e Malattie dello Scheletro e con il patrocinio di SIE – Società Italiana di Endocrinologia

La campagna si rivolge in particolare alle donne over 65 e a quelle over 45 che oggi hanno il ruolo di caregiver (individuo che assiste il malato), ma che devono anche cominciare a considerare la salute delle proprie ossa.

Professoressa Maria_Luisa_Brandi, Endocrinologa e Presidente FIRMO

In Italia si spendono 10 miliardi di euro in prevenzione, ma solo una piccolissima quota viene dedicata alla prevenzione della fragilità ossea. Continuiamo a ripeterlo da tempo e purtroppo le cose non sono ancora cambiate: nel nostro Paese non si fa prevenzione per l’osteoporosi quasi a voler eludere il problema, come se questa malattia non esistesse – sottolinea Maria Luisa Brandi, Endocrinologa e Presidente FIRMO – quanto più si parla di fragilità ossea tanto più il problema viene portato all’attenzione dei cittadini, non solo degli anziani, ma anche dei figli e dei nipoti, perché questa patologia e la sua più grave complicanza, la frattura da fragilità, ci riguarda tutti visti i costi socio-sanitari altissimi.”

Dopo il lancio nel Giugno scorso e il grande successo della prima fase, la campagna riparte con il volto di Loretta Goggi, una delle donne di spettacolo più amate, testimonial di eccezione e interprete dello spot che su TV e web rilancerà il claim della campagna: “Se soffri di osteoporosi, la terapia non è un gioco, seguila”. Inoltre, è stato attivato un servizio di informazione attraverso il Numero Verde 800.888.844 in cui specialisti dell’osso, selezionati dalle Società scientifiche partner GISOOS, OrtoMed e SIOMMMS, potranno rispondere direttamente ai dubbi e alle domande dei cittadini sulla fragilità ossea e sui rischi di fratture da fragilità.

Loretta_Goggi

Sono sempre stata vicina a tutto quello che è prevenzione. Adesso mi avventuro in questa campagna “Fai vincere le tue ossa” sulla fragilità ossea i e sono contenta di farlo, perché è un tema che mi riguarda molto da vicino: ho 70 anni e faccio i controlli periodici per valutare la salute delle mie ossa – spiega Loretta Goggi – quando mi associo ad una iniziativa è perché la vivo anche sulla mia pelle, in questo caso sulle mie ossa, e con questa iniziativa vogliamo promuovere la corretta informazione sul problema della fragilità ossea e rendere le donne consapevoli sull’importanza di non trascurare la salute delle proprie ossa e prendersi cura di sé in modo costante e convinto. Anche in un momento difficile come questo con l’emergenza sanitaria COVID-19, è importante ricordare a tutti che è essenziale continuare a seguire i consigli del medico di fiducia e non interrompere le cure.

In Italia vengono stimati oltre 3 milioni e mezzo di donne con osteoporosi che diventeranno 4.690.000 nel 2050 e 1.000.000 di uomini affetti da osteoporosi di età superiore ai 50 anni e più del 75% della popolazione femminile sopra i 60 anni di età soffre di fragilità ossea da osteoporosi. Si calcola che in Italia, nel corso del 2017, si siano verificate 560.000 fratture da fragilità. La fragilità ossea è un importante problema sociale e sanitario, soprattutto per le sue conseguenze più gravi: le fratture da fragilità, anche per traumi lievi e le ri-fratture, il cui rischio aumenta di cinque volte nei due anni a valle di un primo evento fratturativo.

L’80% di chi subisce una frattura da fragilità non riesce più a fare le scale, il 50% non è più autonomo – afferma Annamaria Colao, Presidente eletto SIE, Professore Ordinario di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo e Chair holder Cattedra UNESCO Educazione alla Salute e allo Sviluppo Sostenibile, Università Federico II di Napoli – la ri-frattura è un evento gravissimo e potrebbe significare che, sebbene il paziente abbia già subito un primo trauma fratturativo, non gli è stata prescritta una terapia adeguata per evitare la ri-frattura. Di fatto il 75% dei pazienti anziani non riceve un trattamento farmacologico per l’osteoporosi in seguito ad una frattura al femore.”

Nel periodo di lockdown la normale operatività delle strutture sanitarie ha subito un forte rallentamento, di conseguenza la popolazione con problemi di fragilità ossea ha interrotto i percorsi terapeutici e riabilitativi.“È stato drammatico per i pazienti con patologie croniche, come l’osteoporosi, vivere il periodo della pandemia e adesso il problema si ripresenta – osserva Antonella Celano, Presidente APMARR – i pazienti si sono visti bloccare l’accesso ai servizi, anche a prestazioni non procrastinabili. Una ricerca da noi condotta ha evidenziato che nei primi mesi del 2020 si è avuto un ritardo delle diagnosi precoci rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, del 40%; è chiaro che negli anni a venire la salute e la qualità della vita di queste persone ne risentirà.”

Il Numero Verde, totalmente gratuito, è a disposizione due giorni a settimana fino al 15 dicembre 2020ogni martedì e giovedìdalle ore 12:00 alle 14:00 e dalle 16:30 alle 18.30. Sul sito www.ossafragili.it sono disponibili informazioni sulla fragilità ossea, suggerimenti sui corretti stili di vita, consigli nutrizionali, una panoramica sui trattamenti, indicazioni utili per prepararsi a una visita medica, oltre alla possibilità di fare un test per sapere se si è a rischio o meno di fragilità ossea e, di conseguenza, di fratture da fragilità.

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