martedì, Ottobre 15, 2024
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La vita nel ducato di Milano sotto Ludovico il Moro

Tra il 1491 e il 1497 il ducato milanese, sotto gli Sforza, presenta un quadro molto positivo sotto diversi aspetti, tanto che Milano si qualifica tra le città più prestigiose in Europa, ottimizzando soprattutto il confronto con Venezia e soprattutto con Parigi.

L’intero ducato può contare su un milione di abitanti e su un buon numero di artigiani, compresi coloro che si dedicano a opere manifatturiere, in grado di offrire significative possibilità di lavoro e di far decollare l’economia milanese.

Si costruiscono dimore e ville per persone facoltose nonché case a uno o due piani, si da’ vita a nuove chiese e vengono poste le fondamenta del nuovo Lazzaretto. Tra le vie, gli araldi segnalano lievi sgravi fiscali nel tentativo di tener buona la popolazione, la quale si nutre essenzialmente di pane e di qualche litro di vino.

Si noti che questi poveracci rappresentano il 90 per cento della popolazione, mentre il 10 per cento comprende patrizi assai ricchi. Ludovico il Moro favorisce la crescita del settore della seta ed esporta broccati di pregevole fattura artistica. Si allevano bovini, che vengono giudicati migliori rispetto ad altre zone, tanto che persino il re di Napoli si interessa per conoscere da vicino le varie modalità relative alla crescita di questi animali.

Tutto lascia credere che sia in atto una vera e propria floridezza economica ? L’opulenza esiste, ma, come accennavamo, la gran parte delle persone se la passa male. Ci si sfama con pane di segale o di miglio, cereali meno costosi del frumento.

Un prezioso elemento è rappresentato dal sale, che però crea fortuna esclusivamente per chi ne ottiene l’appalto, mentre il duca, essendo a capo della tassazione relativa, accumula ricchezze a non finire.

Resta in ogni caso la constatazione che, sotto Ludovico, la cultura e le arti risplendono. Persino Parigi riconosce al ducato questi meriti, e apprezza anche l’ordine che viene mantenuto nella nostra città. Ad esempio, le vie centrali sono sempre spazzate con cura, scattano multe salate per coloro che imbrattano, viene tassativamente vietata la discarica dei liquami durante il giorno, mentre durante la notte le molte ronde evitano grossi guai.

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