venerdì, Marzo 29, 2024
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Apertura campagna elettorale dott. Enrico Marcora

dott. Luca Bernardo, candidato Sindaco

Il candidato sindaco, dottor Luca Bernardo, si è presentato in ritardo all’incontro con i cittadini al Centro Sportivo Pavesi, chiedendo anzitutto scusa per l’incolpevole contrattempo.

Ma il consigliere comunale dottor Enrico Marcora, imprenditore nel settore edile e da anni prestigioso organizzatore di corsi di formazione politica rivolti prevalentemente ai giovani, ha saputo anticipare in modo egregio i temi che Luca Bernardo avrebbe trattato susseguentemente.

dott. Enrico Marcora, candidato al Consiglio Comunale di Milano

Marcora, candidato al Consiglio comunale di Milano, ha esordito dichiarandosi profondamente insoddisfatto per la gestione della nostra città da parte del sindaco Sala e ha citato quanto diceva Gabriele Albertini: “Occorre gestire soprattutto la manutenzione di Milano”. Purtroppo – aggiunge Marcora – osserviamo diverse buche camminando per le nostre vie nonché altre anomalie stradali. Ma al di là di queste pecche, il sindaco deve sempre dare precise risposte ai cittadini. Ad esempio – prosegue Marcora – è inaccettabile attendere in Comune (via Larga) una o due ore per ottenere un documento.

E che dire delle molteplici inefficienze che in diversi casi fanno allontanare le aziende dalla città? In sostanza, occorre impostare “sensate azioni lombarde” per scuotere dall’abulia ciò che è stato incompiutamente fatto in questi cinque anni.
Citando Bernardo, ripete uno slogan molto caro al candidato sindaco: “Milano sicura”. E in questo contesto – dice Marcora – significa anche prendersi cura della città, dei suoi problemi, senza dimenticare le situazioni critiche che si sono nel frattempo create.La delusione per l’amministrazione Sala è palpabile e al di là della mancata manutenzione cittadina, esiste anche una visione urbanistica da reimpostare. Ad esempio, il riutilizzo degli ex scali ferroviari è completamente da ridisegnare.
Occorre in sostanza varare una “legge per Milano” che possa mettere in luce come si possano validamente utilizzare le varie risorse messe a disposizione. Le barriere architettoniche, studiate a favore dei disabili, devono essere ragionevolmente aumentate.

E le scuole integrate all’interno dei quartieri? Ecco ancora un argomento che il nuovo candidato sindaco dovrà prendere in considerazione. Altro tema – riprende Marcora – riguarda la città metropolitana di Milano, per la quale ben poco è stato intrapreso. Senza dimenticare la voglia di maggiore snellezza nei trasporti e le attività sportive da promuovere intensamente. In questi cinque anni è stato fatto decisamente poco, aggiunge. Perché non prendere esempio da Roma ove una “legge speciale” per la città è stata da tempo promulgata?

Marcora accenna anche alla ventilata possibilità di riaprire i Navigli, ma a questo proposito preferisce garantire una completa navigabilità dei nostri corsi d’acqua. Per esempio, qualora si favorisse e si realizzasse la tratta “Lugano Milano Venezia”, il beneficio derivante, anche sotto il profilo turistico, sarebbe assai di rilievo.
Milano possiede grandi società partecipate – illustra Marcora – come la A2A, l’ATM e la MM che gestisce tra l’altro il servizio idrico per l’intera metropoli. Queste aziende devono essere efficientate al massimo, affinché siano in grado di assicurare sempre servizi impeccabili.

Conclude il suo intervento proponendo che, alla fine del secondo anno di mandato, il sindaco dovrebbe confrontarsi con i cittadini, magari tramite referendum, per valutare da vicino se il suo operato è stato ritenuto valido oppure no.

Il candidato Luca Bernardo ringrazia Marcora per aver occupato il lungo intervallo imputabile al suo ritardo, peraltro non dipendente dalla sua diretta 
volontà. Tra i punti di spicco, Bernardo desidera che tutti si possano convincere, con tutti i mezzi a disposizione, le persone che non desiderano o che addirittura respingono la voglia di recarsi alle urne, persone che sono decisamente troppe. Si augura che la vittoria al 3 di ottobre possa essere conseguita, non solo per realizzare i sogni dei milanesi, da troppo tempo cullati, ma anche per incrementare ogni tipo di legalità. Milano è una città che lavora sodo e deve essere messa in grado, nel modo più disponibile, di recuperare quanto è stato perso durante la pandemia. La metropoli deve in sostanza riacquistare il sorriso di un tempo.

Infine tre auspici: impegno nella ripartenza vera delle aziende nel modo più consono, fare dei 9 Municipi tante piccole Milano, operativi alla grande, e delegare verso gli stessi molti più tecnici, ingegneri e architetti per assicurare in loco, non solo in via Larga, la loro indispensabile presenza.

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