venerdì, Marzo 29, 2024
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ALCUNI SEGNI DELLA ROMANITA’ MILANESE

di Carlo Radollovich

Il segno più evidente relativo alla presenza di opere dell’antica Roma nella nostra città, è costituito dalle ben note sedici colonne di San Lorenzo, nome che si rifà alla vicina basilica.

Si tratta di sedici colonne corinzie risalenti al quarto secolo, quando gli imperatori romani, consci dei pericoli che i barbari d’Oltralpe rappresentavano, fissarono a Milano la nuova capitale (fino al 402) prima di passare la mano a Ravenna (dal 402 al 476).

Tali colonne riflettono probabilmente la presenza delle terme che l’imperatore Teodosio volle realizzare, terme che venivano abbondantemente alimentate dal fiume Olona, in parte espressamente deviato.

I sotterranei della vicina basilica, eretta tra la fine del IV secolo e l’inizio del V, rivelavano colossali basamenti di costruzioni demolite, mentre le colonne, con il trascorrere dei secoli, si ricoprivano sempre più di incrostazioni e di strati calcarei, eliminati soltanto all’inizio del XVI secolo.

E la romanità di questo luogo venne confermata nel 1935 con la realizzazione in bronzo della copia di una stupenda statua dell’imperatore Costantino esistente a Roma in San Giovanni Laterano. Collocata davanti alla basilica di San Lorenzo, ricorda la proclamazione dell’editto dello stesso Costantino (313), che assicurava ai cristiani la piena libertà di culto e preparava la conferma della religione di Cristo come religione ufficiale dell’impero.

Perché Costantino scelse Milano per proclamare l’ufficialità della nostra religione ? La città, oltre ad essere cassa di risonanza dei principali avvenimenti che si succedevano nell’impero, era la sede più illustre delle comunità cristiane e aveva sacrificato per la cristianità stessa due martiri illustri: San Vittore e San Sebastiano. Grazie a quell’editto, Milano venne pure battezzata “Città Condottiera”.

Altri segni di romanità sono i ruderi di un teatro nel bel mezzo del quartiere degli affari. Infatti, sotto il Palazzo della Borsa, sono visibili gradinate e avanzi di colonne nonché alcuni archi che testimoniano la presenza di una grandiosa sala teatrale del diametro di un centinaio di metri. Più a sud, è riconoscibile nel sottosuolo il tracciato di un circo largo un’ottantina di metri e lungo 450.

Degno di nota, per concludere, è il Foro romano dell’antica Mediolanum, visitabile presso la Biblioteca Ambrosiana. Esso sorgeva ove ora è situata la Pinacoteca Milanese e comprendeva la Curia (luogo di riunione del Senato locale), la Basilica (in cui si amministrava la giustizia), il Capitolium (tempio dedicato a Giove, Giunone e Minerva) e le Tabernae (botteghe e punti di ristoro).

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