domenica, Novembre 24, 2024
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Delft, tra ceramiche e dipinti

di Stefania Bortolotti

La migliore testimonianza di quanto fossero diffuse le piastrelle nelle case olandesi viene dai quadri dei maggiori artisti dell’epoca: nei dipinti di Jan Vermeer e di Pieter de Hoogh, entrambi vissuti a Delft (intorno alla metà del 1600), la ceramica contribuisce a creare l’atmosfera raccolta degli interni ed esterni, a celebrare l’intimità della vita domestica.

Ma è il 1664 la data storica per la ceramica di Delft (creata per imitare la porcellana cinese blu e bianca, allora nota in tutto il mondo), quando il fabbricante Verstraten di Haarlem si stabilì nel “Paese delle piastrelle” per produrre oggetti “alla maniera della porcellana”. Per farlo utilizzò un finissimo materiale argilloso bianco che decorò con motivi orientali e vetrina blu.

Era nata la ceramica che doveva rendere famoso in tutto il mondo il nome della cittadina olandese. Le delicate sfumature di azzurro e il candore del fondo davano agli oggetti una luminosità straordinaria. La loro bellezza era tale, che in tutta Europa nel XVII e XVIII secolo, esplose la moda della ceramica bianca e blu.

Ancora oggi, le porcellane vengono dipinte a mano come vuole l’antica tradizione che – come accennato – risale al 1600 quando Delft era una ricca cittadina mercantile che ospitava la sede della Compagnia delle Indie Orientali.

anforaInsomma, andando a Delft non si può fare a meno di ritornare a casa con un oggetto in ceramica. C’è l’imbarazzo della scelta tra i molti negozi che vendono vasetti, piattini o interi servizi da pranzo, da the e da caffè nei tradizionali motivi in bianco e blu. Molto interessante è la manifattura Koninklijke Porceleyne Fles – Royal Delft (Rotterdarmeseweg 196), fondata nel 1653. Qui si possono vedere gli artigiani mentre dipingono gli oggetti e fare anche acquisti. www.royaldelft.com

Delft e “il secolo d’oro Olandese”, fissato nei dipinti del Seicento.

quadro
La stradina di Delft di Jan Vermeer

Ma Delft, oltre a essere famosa per le sue ceramiche (i turisti arrivano da ogni parte del mondo per ammirare i caratteristici manufatti dipinti di blu), è la città natale di Jan Vermeer. Questa primavera, il suo dipinto più famoso, “La stradina di Delft”, che l’artista fece intorno al 1658, è tornato nel luogo dove fu ispirato, grazie alla collaborazione tra il Museo Prinsenhof di Delft (dove rimarrà esposto fino al 17 luglio 2016) e il Rijksmuseum di Amsterdam. www.prinsenhof-delft.nl

Proprio recentemente si è riusciti a risalire all’esatto punto dove Vermeer si ispirò per il suo quadro: Vlamingstraat 40 e 42. Le abitazioni che si trovano a questi civici sono proprio le due che sono ritratte nel dipinto. Mettendo a confronto il quadro e la foto si possono infatti vedere le somiglianze tra i due, nonostante i cambiamenti che hanno naturalmente mutato lo stile e la struttura delle case.

Come molte altre città olandesi, Delft è circondata e attraversata da canali le cui acque riflettono sontuosi edifici storici. Con i suoi numerosi canali, le antiche piazze e i romantici giardini, Delft è ricca di storia, cultura e anche tecnologia. Il suo centro storico mantiene inalterato il fascino delle antiche e tipiche cittadine olandesi, dove si può camminare fino a stancarsi, per poi concedersi una pausa in uno dei numerosi ristoranti e bar con terrazzo, da cui osservare la vita della città.

campanile
Nieuwe Kerk

Nella graziosa piazza del mercato sorge la Nieuwe Kerk dal campanile altissimo (109 metri). All’interno della chiesa è conservata la monumentale tomba di Guglielmo I, il capostipite degli Orange assassinato nel 1584 (i fori causati dalle pallottole sono visibili ancora oggi). La Casata Reale Olandese degli Orange ha un forte legame con la città di Delft: la Nieuwe Kerk è la chiesa nella quale vengono sepolti tutti i componenti della Famiglia Reale.

All’interno del museo Prinsenhof (dove ammirare le ceramiche e le tele della scuola di Delft del XVII secolo che ritraggono interni di chiese e vedute della città), un tempo residenza di Guglielmo d’Orange, è un ex monastero del 1400, una sala ricorda le circostanze del delitto.

Altri luoghi di interesse di questa incantevole e pittoresca città (sulla strada tra l’Aja e Rotterdam e a circa un’ora di treno ad Amsterdam), sono la Stadshuis (Municipio), il teatro Vleeshal allestito in un ex mattatoio e il caratteristico quartiere di Oude Delft dove sorgono la Oude Kerk (che custodisce all’interno la tomba del pittore Johannes Vermeer) e il Museo Lambert van Meerten.

Info: www.delft.nl

canaleDove dormire

Hotel Johannes Vermeer – Molslaan 18-22 – www.hotelvermeer.nl

La posizione è di assoluta eccellenza per questo Hotel in pieno centro e dalla storia antica. Le camere (alcune all’interno del giardino) sono luminose, spaziose e confortevoli, ideali per chi viaggia sia per motivi di lavoro che per piacere e si prestano a ospitare anche una famiglia. Ogni camera ha una sua particolare caratteristica e arredamenti d’epoca in questo Hotel “old style” dove la colazione è ricca e golosa per “coccolarsi” fin dal mattino. Nella bella stagione si può degustarla anche nel giardino con vista sul campanile della chiesa.

Dove mangiare

‘t Walletje – Burgwal 7 – www.hetwalletje.nl

In pieno centro, vale una sosta per cenare in questo accogliente ristorante giovane e simpatico e dall’atmosfera accattivante, luogo ideale per un pranzo informale e gustoso. Si può scegliere tra sfiziosi piatti di carne e pesce: i palati non rimarranno delusi: lo chef vi delizierà con la sua cucina creativa. Il ristorante propone menu differenti a seconda della stagione. Ottime le torte della casa.

Info generali:

www.holland.com

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