venerdì, Novembre 22, 2024
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LEONARDO PRONTO AD ACCOGLIERE I VISITATORI DELL’EXPO

di Ugo Perugini

E’ stato affidato a lui, a Leonardo da Vinci, genio italiano indiscusso e conosciuto in tutto il mondo, il compito di dare il benvenuto ai visitatori del prossimo Expo con una Mostra che viene presentata come la più grande esposizione che sia mai stata ideata e realizzata in Italia sul grande genio di Vinci: verrà inaugurata il 15 aprile (data di nascita di Leonardo) e resterà aperta al pubblico dal 16 aprile al 19 luglio.

Il titolo stesso “Leonardo 1452-1519. Il disegno del mondo” conferma che il focus è tutto incentrato sulla figura di questo grande personaggio al quale sono state dedicate ben 12 sezioni che tentano di fornire un quadro complessivo, se non esaustivo, dell’opera leonardesca, attraverso un percorso espositivo che parte dal disegno, esplora i suoi rapporti tra natura e scienza, confronta la sua ricerca con le arti del passato.

Leonardo non si accontenta mai: analizza l’uomo nella sua anatomia fisica e psichica, sviluppa le sue grandi capacità di innovazione, approfondisce gli elementi di meccanica per cogliere il senso complessivo del mondo, senza perdere di vista la fantasia, la bellezza, l’utopia, il divino. Fino a dare spessore al mito, che di lui si nutre e perdura nel tempo.

Né poteva essere altrimenti, visto che Leonardo è un uomo che come ogni genio non si lascia imbrigliare da definizioni preconcette, considerata la sua aspirazione all’interdisciplinarità, la sua molteplicità di interessi in una visione che usa arte e scienza per conoscere e riconoscere la realtà che lo circonda, cercando sempre di salvaguardare l’unitarietà del suo “ingegno”.

Inutile nasconderselo: realizzare una mostra del genere ha richiesto un impegno davvero enorme di tipo economico, gestionale ma anche tecnico. Dietro il progetto, coprodotto dal Comune di Milano e Skira, vi sono più di cinque anni di lavori e di studi da parte di un comitato scientifico di grande autorevolezza, a cui hanno fornito il loro ammirevole contributo di indirizzo e approfondimento due grandi esperti, Pietro C. Marani e Maria Antonietta Florio. Progetto che ha trovato sbocco in un catalogo prezioso, oltre ché ricchissimo, sempre edito da Skira, che vede presenti, insieme ai saggi dei curatori, anche  venti interventi di grandi specialisti internazionali.

Una mostra su Leonardo, vista la vastità dei temi affrontati e delle opere presentate, può risultare impegnativa e persino straniante anche all’utente più smaliziato. Oltre 225 opere esposte (dipinti, bozzetti, pitture, sculture), tra le quali, ricordiamo numerosi prestiti provenienti da collezioni private e grandi musei e biblioteche come il Louvre (lo splendido “Ritratto di dama” 1493/5, in foto), la National Gallery of Art di Washington, i Musei Vaticani, la Royal Collection di Windsor, la Pinacoteca Ambrosiana. Di qui, la necessità di contestualizzare la mostra, ove possibile, con artisti contemporanei di Leonardo o seguaci in grado di testimoniare il successo incredibile e la modernità dei suoi modelli. Fino alle più recenti “variazioni” sul tema della Monna Lisa.

Leonardo da Vinci . Paesaggio Uffizi
Leonardo da Vinci . Paesaggio Uffizi

Ma le iniziative legate al genio di Leonardo escono anche da Palazzo Reale che ospita la mostra e invadono come scariche positive di neuroni creativi l’intera città, dal Castello Sforzesco alla Pinacoteca Ambrosiana, dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie, dove si trova l’Ultima Cena, all’Acquario Civico fino al Museo della Scienza e della Tecnologia, che pure ha prestato a Palazzo Reale due grandi macchine ideate dal vinciano: il carro automotore e il maglio battiloro. Una Milano che quindi diventa leonardesca per presentarsi all’Expo nella forma migliore.

Il principale sponsor dell’iniziativa è la Bank of America Merrill Linch che crede nella funzione dell’arte come motore sociale ed economico di un Paese: ricordiamo che a questa azienda spetta anche la digitalizzazione del Codice Trivulziano di Leonardo. La Mostra ha altri partner importanti come Snam, Salone del mobile, aperto in concomitanza, Corriere della Sera.

Una mostra che deve suscitare non solo stupore e ammirazione per questo genio irraggiungibile ma anche far comprendere a tutti noi il senso e il valore  del messaggio civile di umanità che egli ci ha trasmesso e continua a trasmetterci, oltre all’orgoglio perché rappresenta una parte fondamentale del nostro patrimonio di storia e di identità che tutto il mondo ci invidia.

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2 COMMENTS

  1. Leonardo da Vinci seguendo Freud rappresentò nel quadro la Vergine, Sant’Anna e il bambino con l’agnello, un bambino con una doppia madre, mentre nella prima Vergine delle Rocce, adesso al Louvre, si può supporre una madre con un doppio bambino. Il tema del doppio, dello specchio era insito in Leonardo che leggeva e scriveva a rovescio senza problemi. Un altro elemento speculare ricorsivo del quadro è la mano rocciosa che sovrasta e contiene quella aperta di Maria. Gli aspetti speculari, inclusivi, ricorsivi sono il sigillo del genio. Che ritroviamo in Gesù tramite i Vangeli e la Sindone, e in Michelangelo Buonarroti negli affreschi della cappella Sistina. Cfr. Ebook. Tre uomini un volto: Gesù, Leonardo e Michelangelo. Grazie.

    • Molto interessante il suo contributo che offre una ulteriore e puntuale conferma del grande genio leonardesco che scopriamo in qualche modo aver colto in anticipo il tema del “doppio” e della “specularità”, offrendo una interpretazione moderna e psicoanalitica molto stimolante.
      Grazie sig. Massimo Revecca

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