…la strategia di Gilead Sciences in Italia per creare valore per società e sanità pubblica
La spinta alla ricerca scientifica e lo spirito innovativo fanno da sempre parte del DNA di Gilead Sciences, oggi tra i leader del settore biofarmaceutico globale. In oltre 35 anni di attività, il Gruppo nato a Foster City (California) ha sviluppato soluzioni terapeutiche in grado di trasformare radicalmente gli standard di trattamento di diverse patologie, tra cui l’infezione da HIV, le epatiti virali e il cancro, cambiando la vita di molti pazienti.
Presente in Italia dal 2000, dove può contare su un team di oltre 280 persone, Gilead Sciences rappresenta da tempo un punto di riferimento anche per il panorama farmaceutico italiano. Nel corso degli anni, l’azienda ha infatti consolidato una rete di collaborazioni con la comunità scientifica, le istituzioni, enti e organizzazioni no-profit e le filiere industriali sempre più estesa sul territorio nazionale, con l’obiettivo finale di garantire ai pazienti l’accesso alle terapie più innovative.
Analizzata attraverso il modello proprietario sviluppato da The European House – Ambrosetti dei “4 Capitali”, basato su una valutazione d’impatto multidimensionale che tiene in considerazione il Capitale sociale, economico, cognitivo e ambientale, oggi Gilead emerge come una realtà dinamica, in rapida crescita e capace di generare valore non solo per i pazienti, ma per la società nel suo complesso, posizionandosi come un partner di valore per gli stakeholder istituzionali nel perseguimento degli obiettivi di salute pubblica.
Partendo dal Capitale sociale, il contributo di Gilead non si limita a una crescita dell’occupazione 10 volte più rapida del settore farmaceutico negli ultimi 5 anni, ma riguarda anche l’attivazione di contratti di qualità (100% a tempo indeterminato, con uno scarto di quasi 20 punti percentuali dal dato medio nazionale) e la valorizzazione della componente femminile, che oggi occupa 4 posizioni manageriali su 10. Il valore generato si estende poi ai pazienti che possono beneficiare di soluzioni terapeutiche altamente innovative e trasformative e alla collaborazione con tutti gli attori del sistema socio-sanitario per migliorare i paradigmi di trattamento delle malattie. Il rapporto ventennale sviluppato con le associazioni dei pazienti attive in Italia e la distribuzione di farmaci ad uso compassionevole amplificano questo valore.
La generazione di valore sociale e la forte spinta all’innovazione di Gilead sono sostenute dalla solidità economica e da un modello di produzione altamente flessibile. In termini di tasso di crescita del Valore Aggiunto, che rappresenta il contributo al PIL del Paese, e di produttività, l’azienda si distingue per una performance superiore al resto del settore, rispettivamente di 2,1 e 1,6 volte. Il contributo economico generato dalla presenza di Gilead in Italia passa anche dall’approvvigionamento di principi attivi e prodotti finiti realizzati da fornitori locali, oltre che dal versamento di tasse e imposte, per un valore cumulato negli ultimi 10 anni pari a circa 483 milioni di euro.
Lo studio, inoltre, mette in luce la rilevanza strategica dell’ecosistema italiano delle Life Sciences per il Gruppo. La forte propensione all’innovazione, insieme all’eccellenza e alla qualità della ricerca scientifica che caratterizzano il Paese spingono il Gruppo a investire in iniziative di ricerca clinica, con oltre 85.700 pazienti e 112 centri coinvolti solo nel 2022. Gilead Italia partecipa attivamente alla crescita dell’ecosistema con oltre 15 milioni di euro erogati tramite bandi fin dal 2011, finalizzati a sostenere le migliori progettualità di natura scientifica e socio-assistenziale proposte da enti di ricerca e associazioni pazienti. Il supporto al progresso medico-scientifico si concretizza anche attraverso una serie di attività interne ed esterne, tra cui formazione mirata allo sviluppo e all’aggiornamento del know-how tecnico e la realizzazione di eventi di education e di open innovation per i professionisti della salute.
La strategia di Gilead si declina anche dal punto di vista ambientale, con l’obiettivo di riuscire a rispondere alla crescente domanda di cure riducendo allo stesso tempo l’impatto connesso alla produzione dei farmaci. In Italia, come analizzato dallo studio di The European House – Ambrosetti, l’azienda si impegna nella definizione e nel monitoraggio di requisiti di elevata qualità e sostenibilità, sia per i processi interni che presso il network di fornitori di cui si avvale, oltre a ottimizzare i consumi e la produzione di rifiuti.
“Collaborare con tutti i nostri stakeholder, sia pubblici che privati, costituisce uno dei nostri più grandi obiettivi affinché possiamo contribuire come azienda alla sostenibilità del sistema sanitario e alla produzione di valore per il Sistema Paese”, commenta Frederico da Silva, General Manager e Vice President di Gilead Sciences Italia. “Riteniamo che la partnership pubblico-privata, con uno scambio di competenze efficace tra decisori e professionisti, sia la strada migliore per raggiungere obiettivi comuni.”
“In una dimensione di collaborazione, il contributo di Gilead genera impatto a diversi livelli, attraverso 4 Capitali: sociale, cognitivo, economico e ambientale. Oltre 85 mila pazienti e 112 centri coinvolti nei trial clinici sviluppati nel 2022 in Italia; 355 milioni generati nell’ultimo triennio grazie a partnership con aziende del settore; oltre 15 milioni di euro erogati per la realizzazione di 600 progetti di ricerca e socio-assistenza. Questi sono solo alcuni dei numeri contenuti nella fotografia realizzata da The European House – Ambrosetti, report che misura questo impatto in modo puntuale e che siamo lieti di rendere disponibile a partire da oggi”, conclude.