sabato, Novembre 23, 2024
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Al San Babila, Baciami James

di Ugo Perugini

Apprezzabile l’impegno di Franco Castellano e Nathalie Caldonazzo nel cercare di rendere divertente la commedia di Robert Farquar Baciami James. In realtà, il lavoro del regista irlandese non riesce a coinvolgere più di tanto.

La storia è piuttosto banale. Due amanti improbabili: lui, Eddie, un venditore, logorroico, amicone, spaccone e per di più mammone (tanto per continuare le rime), lei, Crystal, una croupier con alle spalle un matrimonio fallito si danno appuntamento per un week end d’amore, fuori stagione, con tempo orrendo, in una triste città sul mare, nella stanza di uno scalcinato hotel.

Al minimalismo della storia, che è tipico di certa drammaturgia anglofona, non corrisponde un testo brillante e divertente. Oltretutto, nella traduzione sono rimasti alcuni riferimenti a personaggi inglesi che spesso il pubblico non conosce. Una delle battute più spiritose in questo senso, è quella di Eddie quando Crystal, dopo aver rivelato che nei suoi sogni erotici c’è Sean Connery (James Bond), gli chiede quale sia la donna più sexy per lui. Eddie, dopo averci pensato un po’, risponde la Thatcer.

La scena che dovrebbe essere la più esilarante è quella dei due a letto, mentre lei cerca di infilargli il preservativo che si era portata dietro (e che lui non aveva con sé  “per non apparire troppo audace” ) e quando fanno l’amore. Azioni entrambe nascoste discretamente sotto il copriletto trapuntato. Eddie, che non ama i preliminari, durante l’operazione continua a parlare, raccontando un’immaginaria radiocronaca di una partita di calcio, invano zittito da Crystal che vorrebbe qualcosa di più.

In realtà, entrambi i personaggi  cercano in modo decisamente maldestro di colmare le loro solitudini anche se l’impresa appare impossibile. Ma l’autore non sembra molto propenso a scandagliare questi aspetti psicologici del loro animo. Più interessato a creare situazioni tragicomiche come l’ubriacatura finale dei due  e il bagno di Eddie nel mare – con successivo ricovero in ospedale – alla ricerca di qualcosa di trasgressivo che desse significato a quella loro esperienza. Almeno, la commedia si salva da un lieto fine (la richiesta di Eddie di sposarla, regalandole l’anello della madre, non viene accolta da Crystal) che avrebbe ancora di più banalizzato la storia.

Il regista Guglielmo Guidi ha cercato di dare dignità a un testo di per sé piuttosto esile.

 

 

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