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60° anniversario della morte di Enrico Mattei

Il 27 ottobre scorso è ricorso il 60° anniversario della morte di Enrico Mattei: diversi i momenti di ricordo che si sono svolti in vari paesi e città d’Italia sull’imprenditore e partigiano cattolico che fondò l’ENI Ente Nazionale Idrocarburi, ente che occupa, ancora oggi, un ruolo strategico nello scenario energetico mondiale.

Metanopoli, la chiesa di Santa Barbara

Ricordare Enrico Mattei per me è un dovere personale poiché sono stato per oltre trent’anni dipendente di alcune società dell’ENI e nel mio percorso lavorativo ho scritto un libro dal titolo “Dall’Anic di Pisticci … all’EniServizi di San Donato Milanese”, condiviso dalla mia Società EniServizi che l’ha patrocinato e pubblicato. Sono così legato all’ENI e al suo fondatore Enrico Mattei che ho conosciuto nello studio documentale svolto per la mia ricerca. Oggi, da pensionato, mi lega all’ENI l’appartenenza associativa all’APVE – Associazione Pionieri e Veterani ENI, oltre ai ricordi della mia infanzia al mio paese, Pisticci, quando agli inizi degli anni ‘60, nella valle Basento in provincia di Matera, iniziarono le prime perforazioni nella ricerca del metano e del petrolio nel territorio lucano e nelle campagne della contrada Pantoni agro di Pisticci, lì dove avevamo degli appezzamenti di terreni.

Mattei con Longo, Parri, Cadorna, Stucchi e Argenton, 1945

Allora li erano in corso le perforazioni e io ero molto curioso e quando andavo o ritornavo dalla campagna con mio padre passando nei pressi dei cosiddetti “pozzi” osservavo con curiosità le trivelle e il movimento di apparecchiature meccaniche che lavoravano. Inoltre a Pisticci ci fu anche l’insediamento dello stabilimento ANIC società di ENI.

Il 25 ottobre scorso, nella ricorrenza del 60° anniversario di morte di Mattei, l’Associazione Pionieri e Veterani Eni di San Donato Milanese lo ha ricordato con la Santa Messa celebrata presso la chiesa di Santa Barbara a Metanopoli seguita dal corteo a cui hanno preso parte cittadini, dipendenti ENI ed ex dipendenti che, con il gonfalone del comune di San Donato Milanese e il Sindaco Francesco Squeri, si sono recati presso il busto bronzeo di Enrico Mattei posto antistante il Primo Palazzo Uffici del Centro Direzionale per il momento commemorativo.

Mattei è stato ricordato anche a Roma da Maria Pia Garavaglia, Presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani, fondata da Mattei.

A. De Gasperi con E. Mattei a Cortemaggiore, 1950

Chi è stato Enrico Mattei?

Riferirò una breve biografica su Enrico Mattei, poiché molti sono stati i libri e gli scritti a lui dedicati avendo contribuito alla rinascita dell’Italia da poco uscita dalle macerie materiali e morali della guerra. Enrico Mattei con la sua capacità imprenditoriale ha fatto emergere l’Italia nel mondo energetico confrontandosi con i cosiddetti “petrolieri delle sette sorelle”. Mattei fu di vedute illuminate e lungimiranti, definito un visionario, dove a favore dei paesi su cui svolgeva le ricerche petrolifere attuò la politica del cosiddetto “fifty-fifty”, motivo cui dava forse fastidio alle società estrattrici di petrolio. Tale politica non fu gradita, ciò fece si che Enrico Mattei venne condannato a morte perchè come noto morì in un incidente aereo sulla rotta Catania – Linate a causa dello scoppio dell’aereo sul cielo di Bascapè, prossimo all’arrivo a Linate. I frammenti di materiali e brandelli dei corpi dei due passeggeri e del pilota si raccolsero nelle sottostanti campagne pavese. Moriva così Enrico Mattei, in quel misterioso incidente aereo insieme al pilota Irnerio Bertuzzi e al giornalista americano William Mc Hale del Time-Life la sera del 27 ottobre 1962 e finiva così la carriera e l’attività manageriale dell’ingegnere Enrico Mattei all’interno dell’aereo Morane Saulnier 760 denominato l’I-SNAP.

E. Mattei con il card. G.B. Montini e il Ministro G. Bo

Le cronache biografiche di Enrico Mattei riportano che sia nato a Acqualagna in provincia di Pesaro il 29 aprile 1906, da Antonio ed Angela Galvani, fu il secondo di cinque figli, il padre era brigadiere dei Carabinieri, il giovane Enrico aveva frequentata la scuola tecnica inferiore a Vasto.

Nel 1923 entra nel mondo del lavoro presso la Conceria Fiore e per le sue capacità passò da operaio a collaboratore del padrone, ma nel 1929 la Conceria per una serie di motivi chiuse l’attività.

06 E. Mattei, firma un accordo con l’URSS, 1960

Enrico Mattei si trasferì a Milano e qui aprì un suo laboratorio di oli emulsionati. Successivamente avviò una sua fabbrica e nel 1934 fondò la sua Industria Chimica Lombarda.

Nel 1940 con l’avvio della guerra – l’Italia era alleata alla Germania – iniziò la lotta dei partigiani. Nel 1943 Enrico Mattei entrò in contatto con i circoli antifascisti e per le sue doti organizzative diviene comandante e ufficiale di collegamento del Corpo dei Volontari per la Libertà. Alla fine della guerra il partigiano cattolico Enrico Mattei, sfilerà nelle vie di Milano insieme a Luigi Longo, Ferruccio Parri, Raffaele Cadorna, Gian Battista Stucchi e Mario Argenton.

Pisticci Scalo posa prima pietra stabilimento ANIC, 1961

Enrico Mattei il 30 aprile 1945 venne nominato Commissario Straordinario dell’Agip, con l’incarico di liquidare l’attività, ma dopo aver ascoltato alcuni tecnici che avevano condotto le ricerche petrolifere, disattese alle indicazioni avute e fece riprendere le ricerche fermando la liquidazione dell’AGIP diventandone il Presidente. Nel 1946 Mattei fece riprendere le ricerche delle perforazioni nella Pianura Padana e a Caviaga verrà scoperto un giacimento di metano, mentre nel 1949 al pozzo di Cortemaggiore venne trovato il petrolio greggio.

Da tale periodo iniziò l’ascesa di Enrico Mattei, il 13 luglio 1951 Antonio Segni, Ministro dell’Industria e Commercio, presentò il disegno di legge sull’istituzione dell’ENI Ente Nazionale Idrocarburi che venne approvato il 21 gennaio 1953 e Enrico Mattei diventò il primo Presidente.

E. Mattei in partenza da Catania prima della tragedia aerea, 1962

Va riferito che Enrico Mattei partecipò anche alla costituzione della Democrazia Cristiana in Lombardia: fu parlamentare dal 1948 al 1953 e divenne anche un stretto collaboratore dell’allora Cardinale di Milano Giovanni Battista Montini.

Enrico Mattei nel 1955 firma un accordo per la partecipazione dell’ENI all’esplorazione petrolifera in Egitto, mentre nel 1957 con l’Iran per la gestione delle risorse petrolifere, oltre a firmare altri accordi con la Libia, l’Etiopia e la Somalia. Nel 1960 firma un importante accordo con l’Unione Sovietica per l’importazione di petrolio.

Purtroppo l’attività manageriale dell’ingegnere Enrico Mattei ebbe fine in un incidente, se così si può definire poichè le indagini hanno riscontrato gravi atti di depistaggio, un atto ritenuto un sabotaggio da parte di uomini della mafia: la sua morte resta un mistero ancora oggi.

Nel ricordo di Enrico Mattei il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha scritto “Enrico Mattei moriva sessant’anni fa in un incidente aereo sul quale grava l’ombra di un criminale attentato. Mattei fu un protagonista della costruzione della Repubblica”.

Bascapè, monumento vittime del 27 ottobre 1962

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