venerdì, Marzo 29, 2024
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Liberare risorse per la crescita culturale. Il contributo di Intesa Sanpaolo

di Ugo Perugini

Lo sviluppo di un’economia è intimamente legato ai livelli di educazione delle generazioni più giovani. Il nostro Paese non soffre solamente lo spread tra titoli di Stato italiani e tedeschi, soffre anche lo spread di bassi livelli di investimenti nei sistemi scolastici e universitari: vanno liberate risorse da immettere nella crescita culturale.

Questa è l’idea di Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO di Intesa Sanpaolo, una grande istituzione finanziaria “che sta dando e vuole continuare a dare il suo contributo: oltre a restare il luogo sicuro per il risparmio degli italiani e il pilastro per la crescita economica del Paese, affermarsi come elemento centrale nella promozione di una società più coesa e solida, di una comunità capace di crescere sotto il profilo culturale e civile”.

“Per farlo  – sostiene ancora Messina, in occasione del settimo anniversario dell’apertura delle Gallerie d’Italia – contiamo sulla storia del nostro gruppo bancario costituito da istituti venuti alla luce in un arco temporale che spazia dal XVI secolo al ‘900 e diffusi in tutte le Regioni del Paese, accomunati dalla vocazione alla condivisione del proprio patrimonio artistico e allo sviluppo civile e culturale del Paese.

Per queste ragioni abbiamo potuto dar vita ad complesso di proprietà artistiche unico, composto da opere pittoriche, sculture, collezioni che spaziano dai vasi attici a Andy Warhol. Un vasto patrimonio in perenne condivisione con la comunità e oggetto di scambi con primarie istituzioni culturali internazionali.

In questo percorso il ruolo di Giovanni Bazoli – presidente emerito di Intesa Sanpaolo – è stato, negli ultimi 35 anni, determinante. Così come il suo contributo alla definizione di un progetto unitario in questo campo, il “Progetto Cultura”.

Intesa Sanpaolo si è saputa affermare in Italia e in Europa come gruppo bancario leader grazie alle capacità delle persone che ne fanno parte. Queste stesse capacità sono messe al servizio del grande progetto realizzatosi con l’apertura al pubblico dei poli museali ospitati in edifici dal grande valore architettonico a Milano, a Vicenza, a Napoli.  I riconoscimenti vanno a chi è impegnato nei Musei e nel Progetto Cultura, anche se ormai sono sempre più le persone di Intesa Sanpaolo a sentirsi testimonial dei nostri progetti in campo culturale.

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Presso le “Gallerie d’Italia” di Banca Intesa Sanpaolo, in piazza della Scala, continua la mostra sul “Romanticismo” fino al 17 marzo 2019. Ricordiamo a tutti i lettori che domenica 4 novembre l’ingresso è gratuito.

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