mercoledì, Maggio 8, 2024
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Elisa Montessori, pittrice dalle rinnovate capacità espressive

L’artista nasce a Genova nel 1931, frequenta il liceo classico e si laurea in Lettere nel capoluogo ligure. Si sposta spesso su Milano e frequenta anche Roma. Qui si sposa dapprima con l’italo-cinese Mario Tchou. Dopo la morte del marito, avvenuta in un tragico incidente d’auto, si unisce anni dopo in matrimonio con l’architetto Costantino Dardi.

Sin da bambina la sua passione per il disegno è decisamente pronunciata. Rimane in lei per tutta la sua vita e, nel conflitto tra astrattisti e figurativi, assume una posizione di marginalità. Infatti, non abbraccia nessuna delle due correnti, ma l’attenzione della critica sui suoi primi lavori pittorici si fa sentire, specialmente dopo aver esposto alla Biennale di Venezia e alle Quadriennali.

Per diverso tempo il colore resta per lei un aspetto secondario. Ma negli anni Ottanta lo stesso colore rappresenterà un fattore molto vicino al passionale, sino ad esprimere per lei un abbandono decisamente di spicco. Studia la struttura di elementi naturali, come ad esempio un ramoscello oppure uno spuntone di roccia, che possono costituire elementi dominanti di un suo quadro.

E’ curioso il suo sentimento vissuto in rapporto alla poesia e alla musica, quasi intenda avviare un serio raffronto tra la parola, le note e una certa sua immagine fissata su tela. Quando un preciso dialogo si instaura tra queste due entità, Elisa avverte che due profonde analogie stanno per prendere corpo in alcune sue opere. Inoltre, la visione orientale delle cose, con tutta probabilità trasmessale dal suo primo marito, le fa intendere quanto sia importante il valore del “vuoto” accanto a quello del “pieno”.

Le opere di Elisa Montessori fanno parte di una esposizione permanente presso il Museo d’arte contemporanea, Roma, e presso la Galleria Comunale d’Arte Moderna, sempre di Roma.

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