martedì, Aprile 23, 2024
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Colonscopia, il primo dispositivo di intelligenza artificiale

È italiano lo studio che ha consentito di realizzare il primo dispositivo di intelligenza artificiale, approvato da FDA – sigla per “Food and Drug Administration”, l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici -, in grado di rilevare lesioni sospette durante la colonscopia.

GI GeniusTM, è la nuova piattaforma di ausilio per l’endoscopia potenziata dall’Intelligenza Artificiale, distribuita in Italia da Medtronic, grazie a un accordo con Cosmo Pharmaceuticals, l’unico produttore al mondo di questo dispositivo e software di intelligenza artificiale. Un importante traguardo raggiunto grazie alla ricerca italiana coordinata da Humanitas nell’ambito dell’endoscopia del tumore al colon-retto, la terza forma più comune di neoplasia al mondo, con 1,8 milioni di nuovi casi nel 2018, e che solo in Italia nel 2020 ha registrato oltre 43.700 nuovi casi.

Lo studio ha dimostrato l’impatto dell’AI nell’aumentare il tasso di rilevamento dell’adenoma (ADR) nei pazienti, rendendo possibile la diagnosi precoce di tumori del colon retto.  L’ADR, infatti, è una delle metriche più importanti per valutare la qualità dell’endoscopista clinico nello screening del cancro del colon-retto e l’intelligenza artificiale può dare un contributo significativo nel compito cruciale di individuare gli adenomi. L’agenzia americana ha valutato la sicurezza e l’efficacia di GI Genius sulla base dello studio italiano, multicentrico, condotto su 700 pazienti sottoposti a colonscopia per lo screening o alla sorveglianza del cancro colon rettale. I partecipanti hanno effettuato colonscopia standard con il dispositivo AI o solamente colonscopia standard. 

“L’utilizzo dell’intelligenza artificiale applicata alla colonscopia tradizionale è stato in grado di identificare adenomi o carcinomi confermati dagli esami di laboratorio con una precisione diagnostica aumentata del 13% – spiega il professor Alessandro Repici, direttore del Dipartimento di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva di Humanitas, docente di Humanitas University, e coordinatore dello studio a cui hanno partecipato gli ospedali Regina Margherita di Roma e Valduce di Como. – E stiamo proseguendo con studi di approfondimento in questo ambito per ulteriori dati”.

L’approvazione di GI Genius rappresenta un passo avanti importante nella diagnosi precoce del tumore al colon-retto: consente, infatti, ai medici di rilevare, in tempo reale, lesioni sospette nel corso dell’esame. La piattaforma si integra perfettamente con l’attrezzatura per colonscopia esistente e, quando rileva un polipo, avvisa il medico con un indicatore visivo sullo schermo.

Il dispositivo è un aiuto fondamentale per i clinici nell’identificare e segnalare tutti i polipi o lesioni sospette – continua Repici – GI Genius è una tecnologia molto efficace e semplice da applicare in grado di migliorare la capacità diagnostica della colonscopia e garantire una prevenzione efficace del cancro al colon-retto”.

“Questa tecnologia, pensata, sviluppata e prodotta interamente in Italia, consente di migliorare sensibilmente le performance di un medico anche esperto nel rilevare polipi e lesioni durante l’esame di colonscopia. – spiega Marco Ferrari, Sr. Country Sales Manager Gastrointestinal Medtronic Italia – I dati scientifici hanno dimostrato che un aumento dell’1% delle lesioni individuate comporta una riduzione del 3% del rischio di sviluppare il cancro al colon. Su queste evidenze basiamo la nostra missione con l’obiettivo di prevenire la malattia o trattarla nella sua fase più iniziale quando le possibilità di sopravvivenza sono ancora molto elevate“.

In tutta Europa, la sospensione delle procedure non urgenti durante la fase più acuta della pandemia COVID-19 ha impedito agli operatori sanitari di soddisfare le numerose richieste di screening per il cancro del colon-retto. Secondo lo studio italiano pubblicato lo scorso settembre, i ritardi sulle procedure di screening hanno avuto notevoli conseguenze: viene stimato un aumento nel numero totale dei decessi del 12%, passando da 3 a 12 mesi. Risulta pertanto evidente che la disponibilità di un device in grado di migliorare l’accuratezza diagnostica sia di importanza fondamentale, oggi più che mai.

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