venerdì, Aprile 19, 2024
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CERIMONIA AL GIARDINO DEI GIUSTI AL MONTE STELLA

di Antonio Barbalinardo

 Presso il “Giardino dei Giusti di tutto il mondo” al Monte Stella di Milano, in un clima quasi primaverile, si è svolta oggi la cerimonia della Giornata Europea dei Giusti, istituita il 10 maggio 2012 dal Parlamento Europeo, che ha stabilito il 6 marzo quale data celebrativa in memoria di Moshe Bejski, morto il 6 marzo 2007. Al Monte Stella, tra i 39 cippi commemorativi, c’è quello marmoreo a lui dedicato che riporta: “A Moshe Bejski in onore dei giusti tra le nazioni di Yad Vashem Gerusalemme”.

Alla cerimonia della dedica degli alberi e della scopertura dei nuovi cippi marmorei, organizzata dall’Associazione per il Giardino dei Giusti, composta dal Comune di Milano, da Gariwo e dall’Unione delle Comunità ebraiche italiane erano presenti:  il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia, Gabriele Nissim Presidente di Gariwo, Giorgio Mortara Consigliere UCEI, il Console onorario d’Armenia in Italia Pietro Kuciukian,  Caterina e Giovanni Chinnici figli del Magistrato Rocco Chinnici, Rana Zaitouneh  sorella di Razan, la testimone vivente attivista umanitaria italo-eritrea Alganesh Fessaha e il 1° Maresciallo Roberto Mangione in rappresentanza delle Capitanerie di porto – Guardia costiera.

I nuovi alberi e i cippi marmorei posti alla memoria nella cerimonia 2015 sono stati dedicati a: Mehmet Gelal Bey, Turco Ottomano sindaco di Aleppo che si oppose alle direttive del suo governo che imponevano l’eliminazione del popolo armeno nel genocidio del 1915; agli attivisti siriani Razan Zaitouneh, avvocata siriana attivista dei diritti civili, scomparsa nel 2013 vicino a Damasco rapita da gruppi estremisti jihadisti e a Ghayath Mattar, il giovane pacifista arrestato e ucciso in Siria nel 2011, che offriva fiori ai soldati in segno di dialogo e si batteva per i diritti umani e la libertà; a Rocco Chinnici magistrato, promotore del primo pool antimafia del Tribunale di Palermo, ucciso dalle cosche mafiose nel 1983; all’attivista vivente umanitaria italo-eritrea Alganesh Fessaha, che ha rischiato la vita per soccorrere i perseguitati in Africa e ha aiutato i migranti e i loro familiari a Lampedusa dopo il tragico naufragio del 2013. Inoltre è stato dedicato il cippo anche agli uomini e alle donne della Guardia Costiera che quotidianamente rischiano la vita per salvare i naufraghi lungo le coste italiane in particolare a Lampedusa, nel soccorrere le persone che scappano dalla fame, dalle diverse violenze e persecuzioni.

Intervento di G.Nissim sim (da sinistra) R.Zaitouneh, P.Kuciukian, C., Chinnici, R.Mangione e A.Fessaha
Intervento di G.Nissim sim (da sinistra) R.Zaitouneh, P.Kuciukian, C., Chinnici, R.Mangione e A.Fessaha

Prima della cerimonia della scopertura dei cippi marmorei c’è stato l’intervento del Sindaco di Milano Giuliano Pisapia e del Presidente di Gariwo Gabriele Nissim; sono seguiti gli interventi di testimonianza di Rana Zaitouneh sorella di Razan venuta dal Canada per l’occasione, del Console Onorario d’Armenia Pietro Kuciukian, di Alganesh Fessaha che per il suo impegno umanitario il 7 dicembre 2013 il Comune di Milano gli aveva conferito l’Ambrogino d’Oro, è seguito l’intervento del 1° Maresciallo Roberto Mangione della Guardia Costiera che ha riferito della sua esperienza di soccorso in mare, l’ultimo intervento di testimonianza è stato quello di Caterina e Giovanni Chinnici. L’europarlamentare Caterina Chinnici, ha ringraziato ed ha detto anche di essere contenta sia del cippo dedicato al papà ma anche della pianta perché nei pressi della casa di suo padre c’è un albero che c’era anche quando fu assassinato suo padre, quell’albero è diventato lì segno della continuità della vita.

Alla cerimonia, erano presenti tra i diversi rappresentanti istituzionali, il Presidente del Consiglio Comunale Basilio Rizzo con il suo vice Andrea Fanzago, l’euro parlamentare Patrizia Toia, il Consigliere Regionale Giulio Gallera, l’Assessore Carmela Rozza, il Sindaco di Arese Michela Palestra Delegata della Città Metropolitana, alcuni Consiglieri Comunali e Circoscrizionali tra cui alcuni Consiglieri di Zona 8 e altre autorità civili e militari.

Lo spazio verde di Milano dedicato ai “Giusti di tutto il mondo”, realizzato nell’area del Monte Stella è stato inaugurato il 24 gennaio 2003. A Milano il “Giardino dei Giusti di tutto il mondo” è sorto grazie all’impegno di Gabriele Nissim, Presidente di Gariwo, e per tale impegno e motivo il 7 dicembre scorso il Comune di Milano l’ha premiato con l’Ambrogino d’Oro. Così ogni anno il 6 marzo a Milano come in altri luoghi, si celebra la cerimonia della posa di nuovi cippi marmorei alla memoria delle persone ritenute “Giusti”.

Il termine Giusto fu preso dal Talmud, uno dei testi sacri dell’Ebraismo, e da lì fu preso la citazione “Chi salva una vita salva, il mondo intero”, citazione che fu applicata la prima volta in Israele per chi aveva salvato gli ebrei durante la persecuzione nazista.

La giornata celebrativa è stata in un clima primaverile non solo meteorologico ma nel clima di freschezza giovanile venuta dalla presenza della primavera di gioventù delle scuole medie inferiori e superiori di Milano, del nostro territorio come le classi della Scuola Media di Via Gallarate accompagnati dagli Insegnanti e dal Preside, dagli alunni dell’Istituto Gentileschi, così come c’erano anche alunni arrivati in pullman da Bresso, da Monza e da altri paesi.  Proprio ai giovani è stato lanciato il messaggio di giustizia, di pace, di libertà e di democrazia, dove è stato detto che anche se viviamo in un paese democratico come il nostro bisogna sempre tenere alti questi valori, messaggio ribadito anche dall’intervento dell’euro parlamentare Caterina Chinnici cui il padre Rocco cercava non solo la “giustizia” ma una giustizia sociale uguale per tutti.

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