Sette artisti in mostra dal 5 settembre al 31 ottobre in concomitanza con la riapertura del Salone del Mobile 2021 dopo un anno e mezzo di sospensione delle attività per la pandemia.
La Galleria Espinasse 31 annuncia la sua prima mostra collettiva con opere d’arte e mobili nel suo spazio espositivo milanese (Viale Carlo Espinasse 31), oltre a un’installazione di opere scultoree nel suo spazio espositivo temporaneo, presso le Residenze Zaha Hadid in CityLife Milano (Via Senofonte 2/A). Di questa esposizione parleremo in un altro articolo.
Arte e design si fondono per provare a rispondere alle esigenze estetiche del minimalismo, della astrazione e della sostenibilità New Age. In esposizione, nelle prime sale della Galleria Espinasse, opere di Veronica Mar, Carlos Cesar Alves e Robi Walters. Nell’ultimo spazio sono esposte anche sculture di Marcello Silvestre, architetto, designer e artista.
Che rapporto c’è tra arte e design? Si dice che l’arte pone domande mentre il design fornisce le risposte. In realtà, bisogna interpretare il tutto attraverso un approccio olistico, in cui forma e funzione, emozione e ragione, trovano la loro espressione nella bellezza delle opere e nella diversità degli stili che le contraddistingue.
Verònica Mar, artista e designer spagnola, porta avanti con determinazione i valori in cui crede: “sostenibilità, armonia e umanesimo” e li traduce in opere di intensa bellezza e funzionalità, come le sculture Unity, le panche Soul e i mobili Ula in marmo, che si possono integrare bene nelle nostre case.
L’artista brasiliano Carlos Cesar Alves, fa ampio uso di resina che regala alle sue opere un aspetto lucido e ceramico e rappresenta la sua cifra stilistica più evidente che in astratto cerca di conciliare emozione e geometrismo. Di Alves in mostra anche mobili funzionali e che bene si integrano nella nostra vita quotidiana.
E’ londinese, invece, l’artista Robi Walters, debitrice degli influssi della New Age e impegnata a conciliare sostenibilità e spiritualità. Lo fa con i suoi affascinanti collage, collezionati anche da personalità e celebrità inglesi, e che le hanno consentito di ottenere incarichi prestigiosi come quello commissionatole da Aston Martin. La sua tecnica mista si avvale di pezzi di imballaggi o vinili rotti: oggetti banali che sotto le sue mani diventano opere da esporre nelle pareti o tavoli, restando sempre oggetti di meditazione e riflessione sul delicato tema del consumo umano e della sostenibilità.
Concludono l’esposizione le istallazioni delle sculture di Marcello Silvestre
Attraverso la stampa 3D e un lavoro artigianale, le sue opere figurative ma geometriche, contemporaneamente umane ma anonime, frutto di ideazioni digitali ma anche di rielaborazioni fisiche, spiccano per il loro gusto enigmatico e coinvolgente.