sabato, Novembre 23, 2024
spot_img

Pisticci: il mio paese

di Antonio Barbalinardo

Pisticci il mio paese, è un paese della provincia di Matera in Basilicata, ha oltre 17.800 residenti compresi tra Pisticci paese e le frazioni di Marconia, Casinello, Tinchi, Centro Agricolo e Pisticci Scalo, così da essere il comune più popoloso della provincia.

Pisticci sorge a 364 metri sul livello del mare su due colline; dall’alto delle sue colline, guardando sulla sinistra verso Taranto si può vedere benissimo lo specchio del mar Jonio e la pianura metapontina mentre dal versante destro s’intravede il monte Pollino con la fascia collinare che va verso la Calabria.

Panoramica di Pisticci
Panoramica di Pisticci

La collina del Castello Feudale di Pisticci, si chiama Serra Cipolla, che è il rione storico del paese chiamato Terravecchia, mentre la collina sulla parte del Centro cittadino si chiama San Francesco, dove anticamente sorgeva il Convento dei Padri Francescani.

Il suolo di Pisticci è di natura argillosa, costituito dal territorio circostante dei cosiddetti Calanchi, un terreno insidioso ma particolare che ne fa la sua caratteristica.

L’etimologia del nome “Pisticci” ha la sua origine dal greco Pistoikon, che vuol dire “luogo fedele”.

terravecchai
La collina della Terravecchia dove sorgeva il Castello Feudale

Desidero presentare il mio paese agli amici e ai lettori de “ilMirino” iniziando la presentazione dalla collina della Terravecchia dove sorgeva il Castello Feudale; oggi sono rimasti soltanto i due Torrioni rettangolari con l’adiacente struttura delle torri cilindriche dell’ex Acquedotto dell’Agri.

Dal Castello Feudale si può ammirare un’ampia panoramica di Pisticci che spazia fino alla seconda collina verso il centro cittadino comprendendo il rione Croci fino allo specchio del mar Jonio.

Dal muretto del Castello si possono ammirare le sottostanti caratteristiche case bianche del Dirupo con i tetti delle caratteristiche tegole “ermici”, allungando lo sguardo fino in fondo nella valle del fiume Cavone.

Il Dirupo è un armonioso rione che per le sue caratteristiche case allineate a schiera è stato inserito dal Ministero dei Beni Ambientali tra le “100 Meraviglie d’Italia da salvaguardare”.

Il rione Dirupo, è un rione sorto dopo la frana del 9 febbraio del 1688, definita tristemente “la frana della notte di Sant’Apollonia” quando parte della collina della Terravecchia scivolò letteralmente a strapiombo, provocando la distruzione di parte dell’abitato e la morte di alcune centinaia di persone, dove rimase integra solo la Chiesa Madre con le fondamenta scoperte visibili ancora oggi.

Proseguendo dal Castello si arriva davanti alla Chiesa Madre, in stile romanico – pugliese, con l’adiacente campanile in stile romanico. La Chiesa Madre fu edificata sui ruderi di una preesistente cappella del 1200. All’interno della Chiesa si possono ammirare diversi splendidi altari lignei di grande e interessante valore artistico. Nel corso dei secoli la chiesa è stata dotata di arredi, decori e affreschi a secondo delle influenze artistiche del tempo.

Dalla Chiesa Madre si scende nella Piazza Plebiscito e attraversando lungo Corso Margherita si arriva nel centro cittadino fino alla Piazza Umberto I, dove c’è la Chiesa di Sant’Antonio da Padova più conosciuta come la chiesa del Convento appartenuto ai Padri Francescani fino agli eventi storici dell’Unità d’Italia.

Scendendo nell’altra parte del paese, non deve mancare la visita all’Abbazia di Santa Maria La Sanità del Casale, importantissimo monumento storico risalente all’anno 1087.

Da qui si può andare dopo verso il mare, dove il visitatore è accolto da una bella e fitta pineta ed entrare nell’ampia spiaggia di sottile arenile e immergersi cosi nel limpido mare della marina di Pisticci.

palazzo giannantonio
Palazzo Giannantonio sede della giunta comunale

A Pisticci molti sono i momenti ludici e ricreativi che l’Amministrazione Comunale organizza grazie anche alla collaborazione delle Associazioni Culturali Locali, quali: l’Associazione “La Pacchianella”, l’Associazione “SETAC”, l’Associazione Culturale “CECAM”, la Compagnia teatrale “Nuova Frontiera”, l’Associazione culturale “ACT in Circus”, l’Associazione “Pro Loco” che uniti offrono durante tutto l’anno una serie d’iniziative ed eventi culturali di grande successo e riconoscimento non solo locale. Un ruolo e merito particolare vanno riconosciuti all’Associazione Culturale “Allelammie” che con la sua XVI edizione della “Lucania Film Festival” svolge un ruolo molto importante che ha raggiunto una diffusione a livello internazionale.

L’ampio programma delle iniziative svolte dall’associazionismo locale ne è la dimostrazione dove sono in corso già dal mese di luglio scorso eventi che proseguiranno fino alla fine del mese di settembre. Un programma che s’inserisce con quello organizzato dall’Associazione “Feste patronali” in onore di San Rocco, patrono della città, festività che si svolge nei giorni 15, 16, 17 agosto un programma integrato con il rito religioso delle tradizionali processioni lungo le vie cittadine e si conclude con la tradizionale gara del “Carro trionfale di San Rocco” il tutto armoniosamente organizzato con le diverse iniziative musicali. Festività patronali che quest’anno vedono la serata clou del 18 agosto con l’esibizione canora del famoso cantautore Enrico Ruggeri.

Questo è Pisticci il mio paese, adesso invito voi amici e lettori de “ilMirino” a scoprirlo visitandolo, dove potrete vedere altre bellezze del suo territorio e gustare i suoi prodotti gastronomici come l’Amaro Lucano che è partito proprio dalle colline di Pisticci e oggi è conosciuto e apprezzato in tutto il mondo.

Related Articles

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Ultimi Articoli