domenica, Novembre 17, 2024
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Un interessante progetto per gli appassionati della bici

di Carlo Radollovich

Per gli amanti delle due ruote e per coloro che, grazie a questo ecologico mezzo di trasporto, desiderano immergersi nel verde delle valli lombarde, ecco un’apprezzabile novità.

Da Crotta d’Adda (Cremona) sino a Bormio (Sondrio) si snoderà integralmente, entro l’estate del 2016, un favoloso percorso di trecento chilometri (duecento dei quali già realizzati) che consentirà di inserire i ciclisti in un mondo lontano da velenosi gas di scarico, da insopportabili frastuoni e dal pericoloso traffico automobilistico.

Ma ecco l’itinerario completo che farà gioire, ne siamo certi, migliaia di aficionados attraverso monti, laghi e pianura.

Si partirà dalla bassa padana per raggiungere Lodi fiancheggiando l’area del Parco Adda Sud. Si proseguirà verso Paderno d’Adda per poi avvicinarsi a Lecco. Da questa città si inizierà a fiancheggiare il lago con incantevoli panorami da gustare per poi arrivare sino a Sondrio attraversando Colico, Dubino e Morbegno (la tratta Lecco-Colico è ancora completamente da costruire). Le Orobie Valtellinesi saranno da qui raggiungibili in breve tempo per poi proseguire, tra comunità montane, campi in fiori e caratteristici villaggi, sino a Bormio.

L’intero progetto, relativo a trecento chilometri di percorso, come già accennato, comporterà una spesa complessiva di 210mila euro circa, sostenuta in parte dalla Fondazione Cariplo (130mila euro circa).

Ovviamente, sono ancora da mettere a punto precisi piani organizzativi e cioè fissare una idonea governance dell’intero percorso, nominare un gestore, determinare le spese di manutenzione dell’opera, avviare contatti con le imprese locali al fine di promuovere, in modo ottimale, questa occasione del tutto particolare che sfocerà, secondo le previsioni, in un’autentica vena turistica dai contorni completamente “verdi”.

Si confida che il tutto possa far conoscere ulteriormente gli splendidi territori attraversati, attirando l’attenzione di appassionati italiani e stranieri.

Insomma, sotto il cielo di Lombardia, che ci auguriamo atmosfericamente clemente, vedremo sfilare dal prossimo anno numerosi “cavalli d’acciaio” (nella nostra regione circolano più di tre milioni di biciclette), che non necessiteranno affatto di potenti motori ma soltanto di gambe ben allenate.

 

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