sabato, Novembre 23, 2024
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Il postbiotico alleato della salute gastrointestinale

Akkermansia muciniphila in poco tempo si è dimostrata una delle innovazioni più rivoluzionarie…

…in campo gastroenterologico. Questo batterio, presente naturalmente nell’intestino umano, e disponibile sotto forma di postbiotico, è in grado di agire positivamente sull’integrità della barriera gastrointestinale, apportando benefici significativi nella gestione dei disturbi funzionali intestinali, come la sindrome dell’intestino irritabile.

A poco più di un anno dal lancio di prodotti a base di Akkermansia muciniphila, quasi 100.000 persone in Italia hanno avuto modo di sperimentare i vantaggi di questo postbiotico come la riduzione della tensione addominale e delle alterazioni del transito, con un miglioramento complessivo del benessere intestinale. Risultati che hanno posto Akkermansia al centro delle ricerche nel campo della salute intestinale con 830 pubblicazioni scientifiche soltanto nell’ultimo anno.

L’equilibrio del microbiota intestinale è fondamentale per la salute, in questo contesto la barriera intestinale svolge un ruolo chiave nella risposta infiammatoria.

Akkermansia muciniphila è particolarmente rilevante a questo scopo, perché contribuisce a preservare la funzione barriera dell’intestino. La carenza di Akkermansia è stata associata a una serie di disturbi gastrointestinali ed extraintestinali, tra cui obesità, diabete di tipo 2 e condizioni infiammatorie intestinali (IBS). Inoltre, Akkermansia muciniphila, agisce positivamente sul controllo del metabolismo attraverso la modulazione della glicemia, riducendo i picchi glicemici.

Questi effetti sono attribuiti alla capacità del batterio di modulare i livelli di glucagon-like peptide-1 (GLP-1), ridurre l’assorbimento dei carboidrati e migliorare la salute generale del metabolismo. L’applicazione clinica di A. muciniphila è stata studiata anche in soggetti con sindrome metabolica, dove è stato osservato un miglioramento significativo della resistenza all’insulina e dei livelli di colesterolo plasmatico dopo un trattamento di tre mesi: questo suggerisce che il batterio rappresenti un’opzione valida anche a supporto dei disturbi metabolici.

“Akkermansia muciniphila sta cambiando il paradigma della cura gastrointestinale. Questo batterio ha un ruolo cruciale nella modulazione della salute intestinale e i benefici che stiamo osservando nei pazienti vanno oltre la gestione dei sintomi immediati. Akkermansia muciniphila rappresenta ad oggi l’attore principale nel crocevia tra le disbiosi, le alterazioni della permeabilità intestinale e le loro conseguenze sistemiche croniche: un’opportunità con un eccellente profilo di sicurezza e tollerabilità per rafforzare la salute dell’intestino e invertire situazioni di squilibrio che porterebbero verso patologie croniche severe.” – spiega Antonio Gasbarrini, professore ordinario di medicina interna presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, direttore della UOC Medicina Interna e Gastroenterologia e del Centro Malattie dell’Apparato Digerente (CEMAD) della Fondazione Policlinico Universitario Gemelli di Roma.

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