La stitichezza (o stipsi) è un disturbo che colpisce entrambi i sessi. Interessa tutte le fasce d’età, ma sembra aumentare dopo i 65 anni.
Che cosa si intende con la parola stitichezza? Quel disturbo per cui non si riesce a evacuare in maniera regolare. Le conseguenze? Una serie di disturbi legati all’intestino, come la presenza di gas e dolori addominali che infastidiscono e hanno un loro peso sull’umore e sulle attività della vita quotidiana. Inoltre, per riuscire ad essere “regolari”, bisogna essere rilassati ed in pace con il proprio io. Va poi sottolineato che la comunità scientifica ha identificato l’intestino come un “secondo cervello” con strette connessioni con il cervello che viene inteso comunemente.
A volte l’intestino riesce anche a “convogliare” inconsciamente le preoccupazioni di cui non siamo neanche a conoscenza. Parliamo della sferaemotiva e dello stress quotidiano che va a ledere l’equilibrio tra il corpo e la mente. Insomma, quando non ci si riesce a rilassare davanti alle difficoltà della vita, ne viene influenzato anche l’equilibrio di tipo intestinale.
Stipsi e stress sono molte volte collegate e per cercare di combatterle bisogna cambiare stile di vita e alimentazione. A questo proposito sulla tavola di ogni giorno, non deve mai mancare la frutta e le verdure fresche. Ovviamente, anche l’idratazione in acqua, soprattutto se ci troviamo in ambiente climatizzato tutto il santo giorno. Ma non basta: camminare almeno 30 minuti ogni giorno favorisce la motilità intestinale e di conseguenza l’evacuazione.
“Un valido aiuto per cercare di alleviare i fastidi legati alla stipsi, giunge sicuramente dall’acqua.” – osserva la Dottoressa Antonella Memmo – Medico Chirurgo a Milano – Specialista in Anestesia e Rianimazione e Agopuntore, che aggiunge – “Un’adeguata idratazione, soprattutto nei periodi di freddo intenso, è una delle migliori soluzioni, non solo per garantire il benessere di tutto il corpo, ma anche per aiutare l’intestino a svolgere regolarmente le proprie funzioni. L’acqua facilita la stimolazione dei processi digestivi aumentando così la velocità di svuotamento dello stomaco e favorendo il transito intestinale. Assumere almeno 1,5 litri d’acqua al giorno può quindi aiutare a contrastare questo antipatico disturbo”.
“La stipsi cronica non si limita all’alterazione dell’alvo, ma è il risultato di una sintomatologia più complessa che include gonfiore, sforzo, sensazione di evacuazione incompleta, fastidio all’addome.” sottolinea l’esperta. “Si tratta di un disturbo che condiziona la vita e restituisce un vissuto di profondo disagio. Spesso la percezione del “malessere” e del peggioramento della qualità della vita non sono legate solo al disturbo, ma anche all’insoddisfazione del paziente rispetto all’offerta terapeutica oggi disponibile rappresentata principalmente dai lassativi”. Chiosa ancora la Dottoressa Memmo: “I pazienti affetti da stipsi cronica sperimentano una reale sofferenza che compromette la qualità di vita personale e lavorativa e questo ha un’importanza sociale, non solo individuale, con ripercussioni economiche rilevanti”.
Dottoressa Antonella Memmo, quali sono le cause della stitichezza? Come ripristinare il benessere dell’intestino?
Solitamente le cause dipendono da una serie di fattori di tipo patologico. Si può identificare un intestino pigro che non vuole svolgere il suo compito facendo ristagnare le feci più del dovuto con tutte le conseguenze negative del caso. Normalmente l’intestino dovrebbe essere solo un’area di passaggio, ma quando invece si trasforma in una sorta di area di sosta, nascono i primi problemi. Questa parte del corpo funziona anche come una “calamita” concentrando tutti i pensieri negativi, i disagi più profondi che si vivono nel quotidiano e che non si riescono ad affrontare. Per ripristinare il suo benessere si può iniziare con dei rimedi naturali che servono a stare bene, ottenendo dei miglioramenti di tipo graduale e semplice. L’ideale sarebbe cercare di evitare l’utilizzo di lassativi sin dal primo momento, quanto piuttosto si potrebbe puntare su prodotti naturali come l’olio di lino ricco di omega 3. Un altro rimedio utile per la stipsi è l’utilizzo di magnesio in polvere, che allevia i dolori muscolari, oppure l’aloe verache aiuta a liberare il tratto intestinale.
Perché l’Agopuntura è efficace per contrastare la stipsi e il gonfiore addominale?
La Medicina Cinese e quindi l’Agopuntura può offrire un valido aiuto nella stitichezza. Come già visto, la stipsi è legata alla sfera emotiva di ognuno di noi. L’Agopuntura, avendo delle peculiarità terapeutiche ansiolitiche scientificamente riconosciute dalla comunità medica, risulta un ottimo ed efficace rimedio senza effetti collaterali per combattere e trattare quelle forme più frequenti e comuni di stipsi. Questa medicina complementare – come accennato – è però da associare a nutrizione e idratazione: una dieta corretta dovrebbe essere il primo passo nel trattamento della stipsi. Come abbiamo appena detto, la stitichezza costringe il paziente all’uso o all’abuso di lassativi. Questi purtroppo donano un sollievo transitorio e illusorio. L’Agopuntura può contrastare la stitichezza premesso che il paziente sia già sotto controllo nutrizionale. Esattamente come avviene per la stipsi, anche nel gonfiore addominale possono sussistere più cause concomitanti, come ad esempio il fumo, le condizioni di forte stress, ansia e alcune patologie specifiche. Tra queste, è importante ricordare disturbi quali la sindrome dell’intestino irritabile, la celiachia e l’intolleranza al lattosio. Nei casi invece più comuni di pigrizia intestinale, l’Agopuntura (indicata anche per i bambini) ne migliora la funzionalità in modo rapido: è come se l’intestino fosse ingolfato alla stregua di una macchina e con poche manovre ben fatte la “macchina” potesse riprendere a funzionare correttamente.
Quali sono gli effetti dell’Agopuntura per chi soffre di questo disturbo?
Sono analgesici, antinfiammatori, sedativi e miorilassanti. Questi effetti possono essere fondamentali per promuovere una corretta peristalsi e rimuovere le cause neurovegetative della stipsi. L’Agopuntura possiede queste caratteristiche senza effetti collaterali. I protocolli sono da adattare alle cause valide per il singolo paziente e pertanto variabili. I punti di Agopuntura sono invece situati sempre nelle vicinanze di un tronco nervoso in una zona ricca di sensori. Certe volte può sembrare strana la sede in cui vengono posizionati gli aghi: spesso vengono infissi in zone del corpo distanti dall’organo interessato dalla patologia trattata, come mani e gambe. Questa medicina complementare si occupa del trattamento dei pazienti, sia delle espressioni somatiche, sia delle espressioni emotive della malattia. Infatti, l’Agopuntura si applica per il sollievo dei sintomi organici, ma è altrettanto efficace per modulare risposte emozionali connesse. In condizione di equilibrio emotivo non solo si assiste a un funzionamento coerente dell’intestino, ma si determina anche il miglioramento dell’omeostasi ovvero la capacità di mantenere la salute raggiunta. In particolare l’equilibrio del neurovegetativo indotto dalle sedute di Agopuntura modula la risposta allo stress con ripercussioni favorevoli sulla corretta funzione digestiva.
Metodo alternativo efficace, da chi viene prescritta l’Agopuntura?
Viene prescritta e applicata da un medico esperto in Agopuntura. Nel nostro Paese l’Agopuntura è un atto medico. L’iscrizione presso l’ Ordine dei Medici e presso il Registro dei medici che praticano questa tecnica sono un’indicazione sulla qualità della formazione ricevuta dell’operatore. Va detto che l’Agopuntura non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale. Al contrariostabilisce con esse una sinergia e una opportunità anche a livello di prevenzione. Questa metodica rappresenta un’ulteriore approccio diagnostico-terapeutico, che affianca la medicina occidentale consentendo di affrontare diverse patologie da un angolazione diversa ed aiutare a curare senza i rischi o le complicanze insite nei trattamenti chirurgici o farmacologici.
Dottoressa Memmo, a che cosa sono dovuti i disturbi gastrointestinali? Come agisce l’Agopuntura sui questi fastidi?
Con il sopraggiungere della stagione invernale e influenzale tendiamo a proteggere con più attenzione naso e gola, dimenticando che anche un altro elemento del nostro organismo gioca un ruolo fondamentale nel mantenimento della salute generale: l’intestino. Inoltre Natale e Capodanno sono alle porte, così come pranzi e cene che porteranno sulle nostre tavole i migliori piatti della tradizione. Se le festività rappresentano per molti un momento di svago e convivialità la “maratona” di pasti più ricchi del solito e con cibi calorici ed elaborati, può portare a un aumento dei disturbi gastrointestinali. Una situazione che può portare ad una “disarmonia” tra un fegato “intossicato” e un apparato digerente che, senza energia, rallenta tutte le sue normali funzioni. Con un breve ciclo di sedute di Agopuntura è possibile notare un miglioramento dei disturbi spesso responsabili degli episodi di stipsi e gonfiore addominale, tra cui lo stress e l’ansia, attraverso una significativa riduzione del dolore, una diminuzione della sensibilità dell’intestino e un aumento dell’attività parasimpatica. Non solo: l’utilizzo dell’ Agopunturaper la cura dei disturbi gastrointestinali è consigliata anche in caso di assunzione di farmaci perché non interferisce con gli stessi e può aiutare ad alleviare i sintomi più fastidiosi e dolorosi.
Info: Dottoressa Antonella Memmo – Medico Chirurgo a Milano Specialista in Anestesia e Rianimazione Agopuntore – memmo.anto@gmail.com