domenica, Novembre 24, 2024
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Maria Lai, la scultrice e la sua amata Sardegna

L’artista nasce a Ulassai, in provincia di Nuoro, nel 1919. E’ la seconda di cinque fratelli e sin da bambina riesce a incarnare lo spirito mitico della sua terra. Tuttavia, da ragazza lascia la Sardegna per studiare al liceo artistico di Roma, per poi trasferirsi presso l’Accademia della città di Venezia, ove prende lezioni dal noto scultore Marino Marini.

Quando inizia a lavorare negli anni Settanta, proponendo sculture di terracotta, modellate e smaltate secondo un metodo tutto suo, la critica si occupa di lei esprimendo giudizi positivi, tanto che viene invitata a partecipare alla Biennale di Venezia del 1978.

Tre anni più tardi, a Ulassai, realizza un’opera denominata “Legarsi alla montagna”. Questa creazione viene ultimata in soli tre giorni con l’ausilio di parte dalla comunità del suo paese. Tale lavoro parte da un’esigenza reale ossia quella di arginare un pendio di un certo terreno, e lei provvede ad impiegare cemento unitamente a metalli riflettenti la luce.

Sempre nel 1981 realizza una Via Crucis impeccabile che viene collocata presso la parrocchia di Sant’Antioco a Ulassai. Da notare che Maria Lai inventa un nuovo linguaggio dell’arte, interpretandolo secondo una precisa visione femminile. Infatti, lei inserisce il filo al posto di altri segnali, trasfigurando il tutto in “gesti” assai vicini ad una sorta di realtà domestica.

In effetti, lei riesce spesso a comporre la sua opera di scultrice con fili di rame e di tessuto, conferendo alla stessa una accentuata vaporosità. E verso la fine dei suoi giorni annota quanto segue in un suo diario: “Anche se oggi sono una bambina vecchissima, devo continuare a inventare segretamente la mia vita attraverso l’arte”.

I suoi lavori sono visionabili presso istituzioni d’alto livello, tra cui Villa Borghese a Roma, Palazzo Grassi a Venezia e Palazzo Mirto a Palermo. Concludiamo con questa sua citazione: “Per il religioso esiste la preghiera, per l’uomo libero la frequentazione dell’arte”.

Si spegne a 84 anni a Cardedu, nel cuore della sua adorata Sardegna.

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