giovedì, Dicembre 19, 2024
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Torre PwC: Vedere Milano dall’alto insieme a Botticelli

In fondo, l’emozione di vedere un’opera d’arte autentica da vicino è la stessa che ti prende quando hai la possibilità di vedere quello che conosci e ami da un’altra prospettiva per apprezzarne ancora di più la bellezza, la grandezza. Insomma, vedere un’opera tra le più significative di Sandro Botticelli, come il “Ritratto di Giuliano de’ Medici”, unito al piacere di ammirare Milano dall’alto del 27° piano della Torre PwC, rende l’evento a cui si partecipa ancora più emozionante e memorabile. Da non perdere. (Nella foto in alto, accanto all’opera, Il Presidente e AD di PwC Italia, Giovanni Andrea Toselli, con Maria Cristina Rodeschini, Direttrice dell’Accademia Carrara di Bergamo)

Questo il motivo del grande successo di pubblico che sta ottenendo questa manifestazione, intitolata “Sguardi dalla Torre”, e che consiste proprio nella possibilità di vedere gratuitamente l’opera di Botticelli a City Life all’ultimo piano del grattacielo PwC, anch’essa  un’opera d’arte architettonica tra le più avveniristiche, disegnata da Daniel Libeskind. alta 175 metri, con la sua caratteristica forma curvata in alto, ispirata alla “Pietà Rondanini” di Michelangelo.

Le due date previste per la visita (26/27 novembre e 3 e 4 dicembre, sono andate esaurite in brevissimo tempo: 5600 prenotazioni!). Questo ha indotto gli organizzatori ad aprire eccezionalmente la mostra anche nei giorni 7 e 8 dicembre. Ci si potrà prenotare gratuitamente tramite ticket-one (ecco il link: bit.ly/prenotazione_pwc_botticelli) a partire dal giorno 29 novembre, ma bisogna fare in fretta perché l’accesso, contingentato per ovvii motivi, sarà consentito solo a 2600 persone.

L’iniziativa è stata possibile grazie a un accordo tra PwC Italia, un’organizzazione che offre servizi professionali alle imprese (età media dei collaboratori 30 anni, una bella eccezione in una società ancora troppo gerontocratica), e l’Accademia Carrara di Bergamo, una delle istituzioni più prestigiose che ospita capolavori d’arte dal Quattrocento all’Ottocento, attualmente chiusa al pubblico, ma pronta a riaprire a gennaio del 2023, quando  Bergamo e Brescia diventeranno Capitali della Cultura, con centinaia di iniziative programmate.

Nella hall dell’ingresso, sarà possibile ammirare le sculture LED, sempre realizzate da Daniel Libeskind, che riprendono 25 tra le opere più iconiche esposte al Museo Carrara, di grandi artisti, come Raffaello, Bellini, Tiziano, Lotto, ecc.

Al 27° piano, prima di vedere il lavoro di Botticelli, i visitatori potranno conoscere meglio il progetto della Torre di Libeskind, con la cupola (una corona vetrata di 40 metri) ispirata a quella rinascimentale del Brunelleschi, attraverso i disegni preparatori dell’opera, e alcune fasi della realizzazione della Torre, oltre a diverse foto e filmati che ricordano Milano e i personaggi famosi che hanno reso illustre la città.

Giuliano de’ Medici – Sandro Botticelli

Ma veniamo all’opera di Botticelli. Siamo nel Rinascimento fiorentino, un periodo in cui i Medici, una delle famiglie più potenti e ricche d’Italia, gestiscono il potere con lungimiranza e sanno promuovere l’arte e la cultura, anche in momenti particolarmente drammatici.

Infatti, Giuliano de’ Medici, fratello di Lorenzo Il Magnifico, diplomatico e mediatore, viene assassinato a 25 anni nella famosa Congiura de’ Pazzi, alla quale Lorenzo scampò.

Botticelli, che era amico di Giuliano, viene incaricato nel 1478 di realizzare un ritratto post-mortem del giovane per celebrare il lutto pubblico della città. In realtà, di ritratti ne furono fatti altri due (che ora si trovano a Berlino e Washington).

Giuliano de’ Medici – Andrea Verrocchio

Giuliano de’ Medici, “gentile e pieno di umanità” come lo descrive il Poliziano, nel lavoro di Botticelli è a mezzo busto, di profilo, elegantemente vestito, ma con un atteggiamento assorto e malinconico: lo sguardo basso, con gli occhi socchiusi e la bocca con una specie di ghigno, ben diversa dal sorriso che si coglie nella scultura che gli dedicò il Verrocchio (qui accanto).

L’allestimento, tra luci soffuse e musica di sottofondo, consente di apprezzare al meglio l’opera, quasi un omaggio doveroso nei confronti di un personaggio d’altri tempi che ricorda la grandezza rinascimentale.

Un’opera d’arte antica, quella di Botticelli, che rappresenta il periodo fiorente del Rinascimento italiano e una modernissima, quella di Libeskind, uno dei protagonisti del nuovo skyline di Milano. Entrambe da ammirare e apprezzare.

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