di Carlo Radollovich
Iniziamo la nostra storia ricordando che la chiesa di Santa Maria del Paradiso, ubicata in corso di Porta Vigentina, eretta nel 1490 e successivamente consacrata dall’arcivescovo di Milano Gaspare Visconti, ospita nella navata centrale una curiosa lastra di pietra che raffigura a grandi linee il sole. Vedremo più avanti alcuni dettagli relativi.
Antiche tradizioni ci informano che nel marzo del 51 d.C. arrivava nella nostra città Giuseppe di Cipro (si trattava dell’apostolo Barnaba, proclamato Santo diversi decenni dopo) con una finalità ben precisa: predicare e diffondere il Vangelo.
Si dice che le sue omelie fossero numerose e ascoltate con molta attenzione. In data 13 marzo gli capitò di fermarsi nei pressi di Porta Orientale, ove le conversioni al cristianesimo furono moltissime. Si racconta che al suo passaggio in questa contrada la neve si sciogliesse. Non solo : i fiori sbocciavano malgrado la stagione ancora fredda, gli alberi emettevano foglie e le statue pagane tendevano a sbriciolarsi sino a scomparire completamente.
Si narra ancora che egli riuscì a conficcare una croce di legno in una pietra durissima e che, per ricordare quel giorno, tracciò con le sole dita tredici raggi. Sotto tale pietra, conservata come detto nella chiesa di Santa Maria, si legge la seguente frase in lingua latina: “Il giorno 13 marzo dell’anno del Signore 51, San Barnaba apostolo, predicando il Vangelo di Cristo al popolo milanese, piantò il vessillo della croce in questa pietra posta in via Marina a Porta Orientale.”
A secoli di distanza, ecco l’amara verità. San Barnaba, secondo alcune ricerche storiche effettuate, non lasciò mai la sua patria e va pure ricordato che la gran parte dei milanesi si convertì al Cristianesimo soltanto tre secoli più tardi. La pietra, in effetti molto antica, non avrebbe origini medievali, ma addirittura celtiche.
Nonostante certe risultanze storiche, i milanesi, nel ricordo di San Barnaba, celebrano il “Tredesin de Marz”. E proprio a Porta Vigentina si svolge in questo giorno il mercato dei fiori con tanto di spettacoli, giochi e sfilate in costume. Insomma, una delle più antiche sagre che si svolgono nella nostra città, a cui ci si sente particolarmente legati.