di Carlo Radollovich
Lungo via Sforza, quando i milanesi potevano ammirare o criticare la presenza dei Navigli, era pienamente in funzione la cosiddetta Conca di Viarenna, la quale consentiva l’accesso alla Cerchia dei Navigli per le imbarcazioni che provenivano dal Naviglio Grande.
Realizzata nel XVI secolo, sostituiva la precedente, costruita circa cent’anni prima. Quest’ultima venne demolita, come ricordano i vecchi libri di storia, per far posto ai bastioni. Una sua precisa descrizione venne effettuata da Leonardo Da Vinci, che pure le dedicò una interessante serie di disegni, ora gelosamente conservati presso la Biblioteca Ambrosiana.
Negli anni Trenta, quando venne disposta la copertura della Cerchia dei Navigli, la Conca di Viarenna venne dapprima isolata per poi restare completamente inattiva. Si presenta ora inserita in un recinto, purtroppo priva dei suoi caratteristici portoni, ma due lapidi, incastonate in un’edicola, la ricordano ancora oggi (vedi foto).
Nella lastra più importante si legge: “Una chiusa sotto l’epitaffio della Vergine Salvatrice, costruita in pendio a causa del dislivello delle acque, offriva alle imbarcazioni la possibilità di circolare agevolmente da una parte all’altra della città. Ludovico Sforza, duca di Milano, ne fece dono alla Fabbrica del Duomo nel 1497, anno in cui morì sua moglie Beatrice d’Este.”
Si prevede ora, qualora lo scoperchiamento dei Navigli si concretizzasse, di avviare una nuova connessione tra la Conca di Viarenna e la Darsena, ricomponendo in tal modo il bacino d’acqua preesistente.