di Antonio Barbalinardo
La città di Milano nel corso degli ultimi cinquant’anni ha cambiato il suo volto, un mutamento dovuto non solo al trascorrere del tempo, ma anche all’evoluzione dei luoghi, così molte sono state le riqualificazioni dei quartieri, con cambiamenti sociali e culturali che ne evidenziano quanto sono stati i mutamenti dei vecchi quartieri con l’aggiungersi di nuovi quartieri che si sono sviluppati.
Il vecchio Portello da quartiere operaio qual era, con l’ex sede dello stabilimento Alfa Romeo, oggi è diventato il complesso terziario, residenziale e commerciale del nuovo Portello con la vicina City Life. Abbiamo assistito anche al mutamento di quella che era la particolare stazione di Servizio della Supercortemaggiore di piazzale Accursio angolo viale Espinasse, diventata oggi l’importante sede di Garage Italia dove l’imprenditore – stilista Lapo Elkann presenta le sue creature artistiche con la creatività del suo atelier per auto e altro. Così negli ultimi vent’anni in tutta Milano e in particolare nell’area circostante piazzale Accursio ci sono stati molti cambiamenti. In tutti questi mutamenti dell’area Portello – Accursio, da oltre sessant’anni nell’edificio di via Grosotto 1, angolo viale Certosa, 69, esiste e resiste ancora il salone di “Parrucchiere Uomo e Signora” del maestro Giuseppe Ferraro. Chi è il maestro Giuseppe Ferraro? È siciliano d’origine, nato a Sommatino in provincia di Caltanisetta, della classe 1930, ma è un milanese d’adozione e oggi nonostante i suoi 88 anni d’età continua a lavorare nel suo salone di parrucchiere. Il maestro parrucchiere Giuseppe Ferraro oggi non lavora per una necessità particolare, ma per passione e amore del suo lavoro essendo lui il più anziano del settore.
Il suo salone rappresenta la sua vita e la sua storia, i molti attestati e le foto esposte sulle pareti ne evidenziano e raccontano la storia di questo simpatico maestro del taglio dei capelli. Lui stesso riferisce, il mestiere l’ha imparato da ragazzino al suo paese quando a dieci anni iniziò ad andare a bottega del barbiere come si diceva allora e a quindici anni era già diventato bravo e l’allora suo maestro, dandogli fiducia lo faceva lavorare da solo avendo acquisito molto bene l’arte del taglio dei capelli e della barba.
Giuseppe Ferraro arrivò a Milano nel 1955, ci tiene a riferire che il trasferimento dal suo paese Sommatino a Milano è stato grazie all’invito fattogli da suo fratello Antonio, che era un minatore in Belgio nella zona di Marcinelle. La società dove lavorava aveva mandato Antonio a fare una visita di sana e robusta costituzione a Milano, e lui guardandosi in giro si trovò un lavoro a Milano.
Allora a Milano c’era molto lavoro, era il momento dello sviluppo industriale e della ripresa economica, così non ritornò più in Belgio e chiamò così suo fratello Giuseppe. L’arrivo a Milano dell’allora giovane barbiere Giuseppe Ferraro non fu difficile, tranne affrontare i problemi abitativi che allora trovavano tutti, in particolare i meridionali, però il suo inserimento fu al quanto regolare poiché lui aveva un mestiere. Allora era tradizione che tutti i barbieri e i parrucchieri il lunedì, essendo la loro giornata di chiusura, si trovavano all’interno della Galleria Vittorio Emanuele II, lì oltre ai titolari di attività c’erano anche i lavoranti e gli apprendisti. Così il maestro Salvatore che aveva un salone in zona di 5 Giornate dopo averlo squadrato bene dall’alto in basso lo prese con se a lavorare e lavorò per un po’ di tempo con lui.
Ma la svolta decisiva fu quando il suo corregionale, il maestro Santo Antonio Reitano, lo prese con lui a lavorare nel suo salone prima in corso Concordia e dopo con il trasferimento dell’attività nel nuovo edificio di via Grosotto, 1 nella zona Portello. Con il maestro Santo ha sempre avuto un ottimo rapporto di fiducia e collaborazione che dopo appena cinque anni le cedette l’attività.
Così dal 1960 il maestro Giuseppe Ferraro ha svolto la sua attività lavorativa nella “bottega di barbiere” di viale Certosa, 69.
Dopo qualche anno il maestro Giuseppe si sposa e con sua moglie la signora Teresa perfeziona la professionalità nel settore frequentando insieme diversi corsi formativi e la bottega diventa salone “Parrucchiere Uomo e Signora”. La signora Teresa nel frattempo darà alla luce il figlio Carmelo, oggi è un bravo e noto professionista, impegnato anche nell’ambito sociale e culturale. Passano gli anni e il salone di Giuseppe e Teresa è sempre più frequentato dai clienti, oggi dopo tantissimi anni è un piacere entrare in quel salone dove ritrovi ancora lo stile d’arredamento degli anni ’60, ed è curioso vedere esposti ancora i vari profumi con la classica pompettina di gomma per lo spruzzo e non le solite bombolette spray.
Al maestro parrucchiere Giuseppe Ferraro, nel corso degli anni molti sono stati i riconoscimenti e gli attestati di merito che gli sono stati consegnati, ne cito solo alcuni: l’Attestato di riconoscimento di Bottega Storica di Milano, da parte dell’Amministrazione Comunale del 6 dicembre 2006 cui è seguito dopo l’Attestato di Benemerenza Civica il 7 dicembre 2006 e il 18 aprile 2007 è stato nominato Cavaliere della Repubblica dal Presidente Giorgio Napolitano.
Va riferito inoltre che sulle pareti del salone ci sono molte locandine della Scala poiché il signor Giuseppe è un appassionato di musica classica ed è stato anche un loggionista, lui riferisce che la passione della musica gliela ha trasmesso sua madre Giuseppina che era una donna umile ma di cultura, seguiva la musica alla radio ed era anche abbonata al Corriere della Sera.
Molti sono i clienti del maestro Giuseppe, il 7 luglio scorso anche il sindaco Giuseppe Sala è andato a tagliare i capelli da lui, per l’occasione gli ha regalato un libro su Milano, con dedica che riporta: “A Giuseppe, un grande Milanese (è un barbiere come si deve). Con affetto”.
Questa è la storia di un concittadino del territorio del Municipio 8, che nonostante i suoi anni, il tempo non ha scalfito la sua gioia di vivere, lavorare e mantenere un rapporto di dialogo con tutti i clienti e il vicinato.