Il 15 giugno scorso segnalavamo ai nostri lettori che i tuffi nella Darsena milanese erano rigorosamente vietati, tanto che tre turisti italiani e uno straniero venivano pesantemente multati dalla Polizia locale.
Le autorità riferivano che potevano essere tollerate solo rare eccezioni, in occasione di avvenimenti speciali opportunamente indicati oppure durante le manifestazioni relative al ben noto Cimento invernale.
Ora, sembra che questo stato di cose potrebbe subire una modifica per quanto riguarda l’estate. Infatti, verrà presto presentato a Palazzo Marino un Ordine del giorno con la richiesta concernente l’effettuazione di una “balneazione regolamentata”. E’ seguita la curiosa presa di posizione da parte di alcuni consiglieri: siamo pronti ad eseguire in Darsena un tuffo simbolico/dimostrativo e presentiamo richiesta relativa direttamente al sindaco.
in sostanza, essi desidererebbero che una parte del “porto di Milano” venisse considerata una vera e propria piscina all’aperto.
Tutti si dichiarano ovviamente pronti a discutere l’Ordine del giorno, anche se più di una perplessità sembra nascere in proposito e cioè la dubbia possibilità di poter combinare in loco l’esercizio portuale con l’espresso desiderio di balneabilità. Inoltre, saranno poi da verificare le condizioni dell’acqua: potrà essere veramente ineccepibile sotto l’aspetto igienico? E come potrà essere garantita la sicurezza dei bagnanti qualora si verificassero temuti contatti con i natanti presenti ?
Ma alcuni consiglieri premono in ogni caso affinché la balneazione in Darsena ottenga il sospirato disco verde, almeno per i mesi più caldi. Qualora i tuffi venissero consentiti, potremmo classificarli di ispirazione “trasversale” poiché i consiglieri proponenti appartengono a diverse correnti politiche.