di Remo Righi —-
La zona di via Gola a Milano diventa ogni giorno sempre più pericolosa. A Capodanno alcuni giovani hanno appiccato un rogo ai rifiuti sulla strada che costeggia il Naviglio Pavese e all’arrivo dei pompieri li hanno aggrediti a bottigliate per impedire che svolgessero il loro lavoro.
Le autorità stanno portando avanti alcune indagini per individuare i responsabili, teppisti o persone vicine a gruppi politici. Gli episodi di violenza riguardano resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, porto di armi improprie, si parla di una pistola giocattolo. Certamente, la zona, tra criminalità, spaccio di droga e occupazioni abusive diventa sempre più calda e invivibile per i suoi abitanti.
Ricordiamo che quasi un anno fa il senatore PD Mirabelli aveva fatto un sopralluogo nella zona (via Gola, via Pichi e via Borsi), dove si trovano le case popolari Aler e si assiste a un grave degrado con il 40% degli alloggi occupati abusivamente e dove agiscono stabilmente persone dedite ad attività illecite e che controllano il territorio.
A seguito di quel sopralluogo era stata presentata un’interrogazione all’allora Ministro Salvini per chiedere di ripristinare legalità e sicurezza, senza però alcun esito.
Nel frattempo, peraltro, qualcosa si è mosso. Il Comune di Milano ha previsto interventi per il rifacimento dell’arredo urbano, per consentire di recuperare spazi comuni e creare luoghi di incontro e socialità e ora, con il nuovo Ministro Lamorgese, sono state fatte molte e positive operazioni delle forze dell’ordine. Tutto bene, ma se Aler e Regione Lombardia non risolvono il degrado drammatico delle abitazioni, lasciate nel più completo abbandono, con ponteggi pericolanti per ristrutturazioni mai portate a termine, e dove imperversano le occupazioni abusive non arriveranno mai le risposte che i cittadini attendono.
Il senatore Mirabelli, di fronte a questo ennesimo episodio ha precisato che riproporrà l’interrogazione per chiedere al Governo di imporre ad Aler il ripristino della sicurezza e della legalità all’interno del proprio patrimonio abitativo e consentire ai tanti cittadini per bene di non vivere più nella paura.