venerdì, Dicembre 6, 2024
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Urbanistica milanese nel XX secolo

La circonvallazione esterna di Milano è quella percorsa attualmente dalle filovie 90/91 e, sotto un certo aspetto, potremmo definirla la quinta cerchia delle mura della città, dopo quella edificata dai romani di stampo repubblicano, la imperiale, la medievale e la spagnola.

Si rileva che, ad ogni sorgere di mura, le porte d’ingresso di Milano subiscono sensibili spostamenti. Infatti, piazzale Lodi sta a rappresentare la nuova porta Romana, piazza de Angeli la nuova Vercellina, piazza Bibbiena la nuova Ludovica, piazza Firenze la nuova porta Giovia, piazzale Loreto la nuova porta Orientale, piazza Spotorno la nuova Comasina.

L’impianto storico delle piantine della città mette in stretta evidenza che la direttrice relativa alla sua estensione è sicuramente quella della via Emilia, ove si concentra la maggior parte dei traffici in entrata a Milano e in uscita. Tuttavia, sempre all’inizio del XX secolo, va pure sottolineata l’importanza della strada verso la Brianza, in particolare la via per Monza, diventata un autentico clou per l’assetto industriale qui sviluppatosi.

Insomma, il nord della città trova le condizioni ideali per rafforzare le proprie attività industriali, mentre il sud, forte di una terra assai fertile perché ricca di acqua, si presenta con qualità notevolmente redditizie per un tipo di agricoltura decisamente al top.

Tra il 1906 e il 1917, Milano incorpora il Comune di Turro, ma si tratta di un inglobamento certamente non di spicco se ci riferiamo al grande balzo in avanti che la nostra metropoli compie assorbendo nel 1923 ben undici comuni limitrofi. E dai 75 chilometri quadrati del 1873, il nostro Comune riesce a raggiungere una ragguardevole superficie pari a 185 kmq.

Ma giungiamo ad altre considerazioni. Ad esempio, lo sviluppo sempre più intenso della città crea difficoltà allo scorrere dei fiumi, ove gli alvei devono essere deviati per necessità. E’ il caso dell’Olona che viene incanalato entro sponde di cemento e che, a partire da San Siro, fiancheggerà la circonvallazione esterna.

Milano si organizza nel frattempo creando specifici settori e cioè creando il quartiere dello sport a San Siro con l’Ippodromo nel 1915 e più tardi con il Trotter e lo Stadio. A Baggio nasce la città militare, all’Ortica la città degli Studi, alla Baggina la città per il ricovero dei vecchi, mentre più avanti si assisterà al sorgere della città ospedaliera (Niguarda) e la città aeronautica (Taliedo).

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