martedì, Dicembre 24, 2024
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Se Van Gogh avesse avuto Google

Quando la tecnologia viene in aiuto dell’arte

Se nell’Ottocento Van Gogh avesse avuto a disposizione un motore di ricerca, sarebbe potuto diventare ricco e famoso prima della sua morte?

Cerchiamo di scoprirlo insieme analizzando, con l’aiuto di Nino Argentati, presidente di PitturiAmo (la piattaforma che unisce circa 20.000 artisti provenienti da tutti il mondo) ed esperto di visibilità online, i meccanismi e le strategie che si celano dietro alla vendita di opere d’arte nell’era del digitale.

Se si vogliono aumentare le proprie chances di essere visti e notati, bisogna innanzitutto riuscire a collocare il proprio profilo, con i propri quadri, sempre ai primi posti su Google e fra le prime posizioni in tutte le sezioni del sito. Tra “nerd” si usa infatti dire che “il miglior posto dove nascondere un cadavere è la seconda pagina di Google”.

L’arte nell’era digitale sta vivendo una rivoluzione senza precedenti. Agli artisti contemporanei vengono offerte infinite opportunità per conquistare il successo online e, in questo contesto, l’importanza dei motori di ricerca, delle strategie per ottimizzare la visibilità dell’arte online e l’utilizzo dei social media diventano cruciali.

Grazie ai motori di ricerca, come Google e Yahoo, gli artisti possono raggiungere un pubblico molto ampio, aumentando così la propria visibilità. Inoltre, è possibile utilizzare strumenti come Google Ads per aumentare ulteriormente la propria visibilità tramite pubblicità mirate.

I motori di ricerca offrono agli artisti una piattaforma efficace per promuovere le proprie opere e attrarre l’attenzione di potenziali acquirenti o collezionisti. Tuttavia, è molto importante mantenere una presenza online coerente, che sia autentica e costantemente aggiornata, fornendo informazioni accurate sul proprio lavoro, aggiornando man mano i propri profili e siti web.

Esistono diverse strategie da applicare online per raggiungere la notorietà. Una di esse è la creazione di un sito web professionale e ben curato. Il sito dovrebbe includere una galleria virtuale con immagini di alta qualità delle opere artistiche, una sezione dedicata alla biografia e al lavoro dell’artista, nonché le informazioni di contatto. Molto utile è poi l’inclusione di parole chiave pertinenti sia nel sito web che nella descrizione delle varie opere esposte.

A proposito di presenza online, è ormai fondamentale al giorno d’oggi per un artista avere una presenza attiva sulle piattaforme social. I social permettono non solo di condividere il proprio lavoro online e di trasferire utenti dal profilo social al proprio sito web ma anche di interagire con il pubblico e attrarre nuovi seguaci.

Per questo è molto utile saper sfruttare in maniera efficiente ed efficace i social media e i blog. I social, infatti, permettono potenzialmente il raggiungimento di un pubblico molto vasto. Questo può essere fatto, ad esempio, con la creazione di reel, molto in voga attualmente. Ma anche la cura e la presentazione del proprio profilo social è utile ai fini della visibilità e dell’attenzione che si può catturare negli utenti. Un profilo curato nei minimi dettagli, dalla scelta delle foto alla palette di colori utilizzati, può portare popolarità al proprio profilo e, di conseguenza, alle proprie opere d’arte.

Un efficace utilizzo dei social può incrementare l’Audience Development, ossia un incremento quantitativo e qualitativo del pubblico. Il coinvolgimento degli utenti dato dall’uso dei reel, dei post e delle storie crea un senso di vicinanza fra artista e pubblico, aumentando di conseguenza la fiducia di quest’ultimo nei confronti del primo.

I social hanno infatti la capacità di creare una connessione diretta, che permette non solo un aumento dell’interesse verso le opere dell’artista ma anche la ricezione di feedback istantanei, commenti e la creazione di una comunità online per appassionati di arte.

Tra le diverse strategie, è infine consigliabile partecipare a mostre d’arte, concorsi e premi, così come collaborare con blog e influencer del settore per aumentare la propria visibilità attraverso articoli dedicati e recensioni.

In particolare, le recensioni hanno un ruolo molto importante da non sottovalutare, in quanto contribuiscono alla formazione della reputazione dell’artista. Le recensioni, sia positive che negative, possono avere un impatto significativo, andando ad aumentare o ad abbassare la credibilità dell’artista e del suo lavoro. Le opinioni espresse da critici d’arte influenzano infatti l’opinione pubblica e guidano le scelte degli acquirenti.

Un’ultima questione riguarda quella relativa alla nuova frontiera dell’arte digitale. Quest’ultima offre agli artisti contemporanei nuove e infinite possibilità creative e di espressione. Gli artisti hanno infatti modo di sperimentare con metodi innovativi e originali, coinvolgendo direttamente il pubblico attraverso, per esempio, le mostre immersive.

Tuttavia, è fondamentale che l’artista mantenga comunque una solida base di conoscenze artistiche tradizionali e che sviluppi un proprio stile che sia originale e distintivo.

Tornando quindi al quesito iniziale: in che modo Van Gogh avrebbe potuto sfruttare le nuove frontiere del mondo digitale per ottenere visibilità prima della sua morte? Inoltre, come l’era tecnologica avrebbe potuto influenzare la notorietà e il consumo delle sue opere d’arte?

Molto sarebbe dipeso dall’uso che avrebbe fatto dei social media, dei motori di ricerca e dei blog, oltre che dalle sue collaborazioni artistiche e dalla partecipazione a eventi e mostre.

Van Gogh possedeva sicuramente delle solide basi in fatto di conoscenze tradizionali e soprattutto si distingueva per uno stile unico e originale nel suo genere, dal tratto del pennello ai colori utilizzati.

Partendo da questo suo tratto distintivo, se avesse saputo sfruttare al meglio il mondo del digitale online si sarebbe quasi certamente fatto conoscere quando era ancora in vita. E chissà, forse sarebbe per davvero morto di vecchiaia, apprezzato e stimato in ogni dove

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