lunedì, Maggio 6, 2024
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LA SALUTE DEI NOSTRI LAGHI

di Carlo Radollovich

In questa occasione non ci occupiamo della triste vicenda relativa alla penuria d’acqua che interessa, purtroppo, laghi e fiumi di tutte le province lombarde e non solo.

Ora diamo uno sguardo ai nostri laghi sotto il profilo della balneabilità, sfogo natatorio importante per tutti coloro che amano rinfrescarsi nel più gradevole dei modi, magari dopo una stressante giornata di lavoro.

Anzitutto un giudizio globale sullo stato di salute delle nostre acque: si presentano generalmente buone, pulite e offrono confortevolezza. Infatti, sono circa 200 le spiagge considerate da “bandiera blu”, mentre nessuna valutazione viene espressa su fiumi e torrenti a causa di sostanze inquinate (e anche di reflui non depurati) che non di rado li percorrono.

Grandi laghi lombardi
Grandi laghi lombardi

Ma entriamo nei dettagli. Il lago di Como, a seguito di precisi prelievi effettuati dal mese di maggio ogni due settimane, è risultato quello che ha fatto registrare il maggior numero di spiagge balneabili: da Colonno a Lenno, da Menaggio a Gera Lario, da Mandello del Lario sino a Colico, ci si può tranquillamente tuffare senza problemi. Anche Como non è più off limits. Fa però eccezione, almeno attualmente, la località tanto cara a George Clooney, ossia Laglio, ove è sconsigliato immergersi.

Promosso a pieni voti è stato il lago d’Iseo, i cui punti balneabili sfiorano la quarantina.

Più problematica si presenta la sponda occidentale del lago  Maggiore (chi si attendeva il bollino di qualità per Arona, Lesa, Stresa, Verbania, sarà rimasto deluso) mentre sulla riva orientale dello stesso lago si dispone di una ventina di luoghi ad hoc.

E che dire del lago di Garda? Qui si contano cinquantacinque lidi balneabili, con vere posizioni di spicco (oltre al bollino di qualità) a partire da Sirmione, Desenzano, Lonato, Gardone, Salò, Limone del Garda.

Infine i laghi minore: quello di Varese può contare su tre lidi ineccepibili (Gavirate, Biandronno e la stessa Varese). Quello di Ghirla con uno (Valganna), quello di Monate con quattro (Osmate, Comabbio, Travedona, Monate), quello di Pusiano con tre (Eupilio, Merone, Pusiano), quello del Ceresio con quattro (Brusimpiano, Ponte Tresa, Lavena, Campione d’Italia), quello d’Idro con tre (Bagolino, Anfo, Idro).

Per concludere, si confida che tutti i turisti, giunti in prossimità dei nostri laghi, continuino ad essere rispettosi dell’ambiente, evitando soprattutto di gettare rifiuti in posti non consentiti.

 

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