sabato, Aprile 27, 2024
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Rosetta Gagliardi: una grintosa tennista milanese

Figlia di un medico, nasce nella nostra città nel 1895 e gia’ all’eta’ di undici anni mette in mostra valide qualita’ sportive, distinguendosi nelle gare di pattinaggio a rotelle.

In gioventu’ pratica pure con successo scherma e nuoto, ma la sua vera stella ispiratrice e’ rappresentata dall’attivita’ tennistica, che si accende e la coinvolge a partire dal 1913. Sei anni piu’ tardi, nel 1919, sarà in grado di aggiudicarsi il titolo nazionale e si confermera’ campionessa italiana dal 1920 al 1924, vincendo pure diversi tornei.

Le ragazze di quegli anni, pur evidenziando qualità tennistiche piu’ che discrete, si iscrivono di rado a tornei internazionali e abbracciano la terra rossa solo entro i confini del nostro Paese.

Lei, per contro, dopo aver ricevuto l’autorizzazione e il beneplacito del comitato organizzatore, conferma la propria intenzione di partecipare alle Olimpiadi di Anversa del 1924. Sara’ la seconda atleta italiana, dopo la cavallerizza Elvira Guerra (Parigi 1900) a partecipare ai Giochi.

Anche se Rosetta non porta a casa nessuna medaglia, la sua partecipazione ad Anversa rappresenta una tappa fondamentale per la storia del nostro sport sotto il profilo femminile.

Significative le parole di Alberto Bonacossa, fondatore del Tennis Club milanese a tutt’oggi ancora in vita: ”Rosetta Gagliardi e’ un idolo per l’Italia e ha stupito tutti per il suo gioco energico, per la difesa a oltranza (…) e per la grande tecnica espressa in gara”.

Più avanti dichiarera’: ”Non tralascia mai di tentare la presa di palle impossibili (…) e i suoi pallonetti sono diventati una istituzione”.

Rosetta si sposa el 1931 con il tennista neozelandese George Stanley Prouse, che presto diventera’ imprenditore per la produzione di racchette da tennis. Lascia lo sport a 32 anni dopo aver dato alla luce il figlio Johnny, il quale, prima di dedicarsi ai suoi studi ingegneristici, diventerà campione di tennis junior.

La tennista ha sempre amato Milano malgrado le nebbie e l’aria non proprio salubre e qui si spegne dopo breve malattia nel luglio del 1975.

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