sabato, Luglio 27, 2024
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Qualità della vita degli europei

di Ida Ciaralli

In occasione del 20 marzo, giornata mondiale della felicità, Eurostat ha pubblicato un sondaggio condotto nel 2013 sulla percezione di gradimento dei cittadini europei della propria qualità della vita. Per la prima volta queste informazioni soggettive dei cittadini di alcuni aspetti della propria vita sono state raccolte e rese comparabili tra loro negli strumenti statistici ufficiali dell’UE.

La percezione del proprio benessere da parte dei cittadini è basata su tre distinti, ma complementari fattori: la soddisfazione della qualità della vita (basata su valutazioni cognitive), gli affetti o la presenza di sentimenti positivi e l’assenza di sentimenti negativi e la percezione che la propria vita abbia un significato. Tali fattori sono quelli previsti dalle linee guida della misurazione soggettiva del benessere pubblicate dall’Organizzazione per la cooperazione economica e lo sviluppo.

I cittadini degli stati nordici sono quelli che hanno una percezione migliore della propria qualità della vita: danesi, finlandesi e svedesi sono i cittadini maggiormente soddisfatti in Europa, seguiti dagli olandesi e dagli austriaci. Gli italiani si posizionano al quattordicesimo posto insieme ai cittadini lituani e seguiti da estoni, lettoni e croati. Bulgari, greci, ciprioti, ungheresi e portoghesi sono invece i cittadini più delusi. I giovani tendono a essere comunque i cittadini più soddisfatti mentre i meno soddisfatti sono gli anziani con più di 75 anni. La percezione della qualità della vita decresce con l’aumento dell’età a eccezione delle persone tra i 65 e i 74 anni che è il periodo in cui si può godere maggiormente della pensione. Il reddito non è il principale fattore sul quale i cittadini si basano per valutare il livello di qualità della propria vita. Fattori considerati rilevanti e concorrenti a determinarne il grado di soddisfazione sono le condizioni di salute, la situazione finanziaria e le relazioni sociali (avere una famiglia con figli e sapere di poter contare su qualcuno in casa nei momenti di necessità). Dal sondaggio emerge un certo equilibrio di genere: uomini e donne sono equamente soddisfatti della loro qualità della vita.

 

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