martedì, Aprile 16, 2024
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Ospedale Luigi Sacco: 90 anni ma non li dimostra

Nella serata di venerdì 24 settembre, presso la Sala Torretta di Villa Scheibler a Quarto Oggiaro, per la ricorrenza del 90° anniversario dalla costruzione dell’Ospedale Luigi Sacco, è stata presentata la serata-evento “L’OSPEDALE SACCO NELLA STORIA“, patrocinata dal Municipio 8 ed organizzata dall’Associazione di secondo livello Vill@perta ed I “vecchi” amici di Quarto Oggiaro.

L’ingresso dell’Ospedale Luigi Sacco oggi

L’evento è stato condotto da Massimo Pozzi e dal dottor Maurizio De Filippis, con la collaborazione di Giorgio Ferrante. Ospiti d’onore la dottoressa Lucia Castellani, direttore responsabile Sede Principale dell’Ospedale Luigi Sacco, e il professore Massimo Galli, direttore responsabile Malattie Infettive dell’Ospedale Luigi Sacco – Polo Universitario.

Prima di presentare la cronaca della sera è opportuno riferire che l’Ospedale Luigi Sacco oggi è un polo d’eccellenza sanitaria grazie alle specializzazioni mediche che si sono sviluppate nel corso degli anni all’interno delle sue strutture, oltre ad essere il più importante centro di riferimento nazionale per le malattie infettive.

La storia dell’Ospedale Luigi Sacco inizia come “Sanatorio di Vialba”: avviato in parte nell’estate del 1931, venne inaugurato ufficialmente il 28 ottobre 1931 alla presenza dell’allora Arcivescovo di Milano, il cardinale Ildefonso Schuster, e le diverse autorità cittadine.

Il territorio di Vialba era confinante con il comune di Bollate e allora era parte del borgo di Roserio e appartenente al comune di Musocco, il quale il 2 settembre 1923, col Regio Decreto n. 1812 firmato dal re Vittorio Emanuele III, venne aggregato alla città di Milano insieme agli altri 11 comuni limitrofi alla città per dare l’avvio ai diversi progetti dell’allora “Grande Milano”.

La scelta di costruire il sanatorio a Vialba fu motivata dalla buona aria che il grande parco alberato esistente generava su tale area territoriale. Allora, l’aumento della cosiddetta “tubercolosi di guerra”, malattia sviluppatasi con il ritorno dal fronte di migliaia di soldati ammalati, rendeva necessario aumentare i posti letto e soddisfare le richieste di ricoveri per la cura della tubercolosi. Il comune di Milano, quindi, nel 1926 decise di edificare a Vialba un grande ospedale cittadino per tali malati cronici: una volta individuata l’area e superata la fase progettuale, furono avviati i lavori di edificazione dei primi padiglioni.

Intervento introduttivo di Giorgio Ferrante

Fatta questa premessa storica sull’ospedale, la serata celebrativa del novantesimo è stata aperta dall’intervento di presentazione di Giorgio Ferrante, presidente dell’Associazione Vill@perta.

É seguito l’intervento di Massimo Pozzi che con la proiezione di immagini fotografiche ha presentato e riferito della sua ricerca “Il borgo scomparso di Roserio” nella quale, con le tante immagini storiche del territorio, ha raccontato di quello che era del territorio di Roserio del quartiere Vialba, ha riferito della storica Pieve di Bollate e del borgo antico di Roserio che sorgeva sulle sponde del vecchio letto del torrente Nirone Romano, con riferimenti ai fontanili lì presenti, arrivando fino agli sviluppi successivi del recente passato e d’oggi di Roserio.

Presentazione di Massimo Pozzi

É poi intervenuto il dott. Maurizio De Filippis, che è stato l’autore del libro “L’ospedale Luigi Sacco nella Milano del Novecento”, un’importante ricerca storica presentata nel 2004.

Il pubblico presente in sala

Il dott. De Filippis, con la proiezione di immagini, ha presentato nei dettagli quello che è stato l’origine dell’ospedale nel corso degli anni ha seguito gli sviluppi tecnologici e specialistici della medicina, adeguandosi alle nuove disposizioni. Nato, infatti, come sanatorio nel 1931, è rimasto tale fino al 1971 quando, per effetto della Riforma Ospedaliera del 1968, divenne Ospedale Generale Provinciale. In seguito l’Ospedale Luigi Sacco divenne Azienda Socio-Sanitaria Territoriale ASST e il 1 gennaio 2016 venne costituita la ASST Fatebenefratelli-Sacco in attuazione della legge Regionale n. 23 dell’11 agosto 2015.

Presentazione di Maurizio De Filippis

Nel corso del suo intervento la dott.ssa Lucia Castellani ha presentato i progetti che sono stati realizzati e quelli in corso d’opera, oltre a indicare i futuri progetti che verranno realizzati all’interno del complesso ospedaliero. La dottoressa Castellani ha inoltre riferito della ristrutturazione, che ha interessato circa 1000 mq, eseguita nell’ambito della Terapia Intensiva che ha permesso di dotarla di 10 nuovi letti tecnici, 6 dei quali collocati in appositi box adatti ad ospitare pazienti da isolare.

L’intervento della dott.ssa Lucia Castellani

In seguito è intervenuto il professor Massimo Galli che ha esordito comunicando che gli mancano solo 36 giorni per andare in pensione poiché, dopo aver lavorato in altre realtà ospedaliere, ha iniziato a lavorare presso l’Ospedale Sacco a novembre del 1978. Nella sua lunga carriera lavorativa sono state molte le esperienze vissute: gli anni dal 1990 al 1996 per la cura del HIV – AIDS durante i quali ha assistito alla morte di diverse giovani persone, il 2003 e il pericolo della SARS e, ovviamente, il periodo in corso con il Covid-19. Oltre a raccontare in breve le sue esperienze professionali, ha riferito di un suo studio riguardante i Registri dei Morti, sui quali si possono scoprire tantissime informazioni oltre alle malattie che hanno provocato la morte di tali persone.

L’intervento del professor Massimo Galli

Il suo intervento si è concluso con i presenti che gli hanno rivolto diverse domande, soprattutto sulla sicurezza dei vaccini. In particolare una signora gli ha chiesto se fosse opportuno che una donna incinta si vaccini. Senza esitazione, il professor Galli ha risposto di sì, oltre a riferire della figlia che è incinta e vaccinata e adesso, come regalo per la pensione, lo renderà nonno.

L’intervento dell’assessore municipale Fabio Galesi

La serata si è conclusa con l’intervento dell’assessore municipale Fabio Galesi che ha ringraziato gli organizzatori della serata e la dottoressa Castellani e il professor Galli per la partecipazione, ricordando l’importanza dell’avere nel nostro territorio del Municipio 8 un’eccellenza ospedaliera di questo livello.

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