di R. Righi
Per principio non ci piace creare inutili allarmismi. Però, riteniamo anche che sia giusto segnalare la necessità che l’Occidente non sottovaluti eccessivamente le azioni dello Stato islamico e dei gruppi dell’ISIS che finora abbiamo considerato lontani e, tutto sommato, poco pericolosi, anche se siamo inorriditi assistendo alle loro brutali decapitazioni via web.
Ora ci arrivano, di prima mano, dall’unico giornalista che sia stato ammesso fino ad oggi a Mosul, cioè il tedesco Jurgen Todenhofer, di 74 anni, che vi si è recato per 10 giorni con il figlio che ha filmato alcune interviste, notizie particolarmente preoccupanti.
Secondo lui, l’ISIS è molto più forte e pericoloso di quanto si possa immaginare. Nella città di Mosul vi sono circa 5000 combattenti facenti parte del gruppo terroristico e in questi luoghi si sta vivendo una situazione di grande entusiasmo ed eccitazione, come non si era mai visto in una zona di guerra. Tutti sono molto determinati e il loro obiettivo è quello di pianificare la più grande pulizia religiosa di tutti i tempi.
Già si sono visti alcuni effetti, seppure sporadici e velleitari, di attentatori in Occidente che si sono schierati a favore di questo gruppo terroristico (ci riferiamo ad esempio a quello che è successo ieri in Francia a Nantes quando un tale ha lanciato un camioncino a forte velocità contro un mercato, ferendo 11 persone al grido di “Allah è grande!”).
Secondo Todenhofer, che ha seguito con ansia e terrore la decapitazione del giornalista James Foley, che alloggiava nel suo stesso albergo, ogni giorno arrivano da tutto il mondo combattenti pronti a sacrificare la loro vita per ottenere l’obiettivo della “pulizia religiosa”.
Inoltre, i bombardamenti Usa che dovrebbero radere al suolo Mosul, in realtà non sarebbero per nulla efficaci, nonostante la propaganda americana, né intaccherebbero minimamente il morale dei terroristi anche perché ad ogni morto civile il loro numero è destinato ad aumentare.
Il giornalista tedesco, che pubblicherà prossimamente il suo filmato sul sito web TZ, ha affermato che senza la guerra in Iraq da parte di G. Bush l’Isis non ci sarebbe stato!