giovedì, Aprile 25, 2024
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Natale é alle porte

di Paola Montorfano

Vos de tosann che canten sul sentee…là in fond, tra i fontanitt vesin al Lamber ” Tu scendi dalle stelle ” Su donca! Riva gent! Gh’è chi el Natal, Natal come ona vòlta. Mett el pariœu sul fœugh, canella, acqua e saa,farina gialda e alé òil de gombed.

Traduco per quelli che il milanese non lo capiscono e a Milano sono tanti.

Voci di ragazze che cantano sul sentiero…là in fondo, tra i fontanili vicino al Lambro ” Tu scendi dalle stelle ” Su dunque! Arriva gente! C’è qui il Natale, il Natale di un tempo. Metti il paiolo sul fuoco, cannella, acqua e sale, farina gialla, e alé, olio di gomito.

Il Natale é alle porte e a breve inizierà il tour de force delle cene natalizie: parenti fino al quinto grado, di cui nemmeno ricordiamo in nomi, amici vari, associazioni di qualunque tipo si faccia parte, ex compagni di scuola dall’asilo all’università, ex colleghi, colleghi attuali.  Sembra che, se non si riesca a festeggiare con tutti sia un problema, continuo da anni a chiedermi il perché senza mai trovare risposta.

Quest’anno però festeggiare avrà un sapore migliore, il post pandemia ci darà la gioia, speriamo, di rincontraci.

Dato che a queste feste dovrete andarci vestiti, vediamo che capi scegliere e cosa mettere in tavola se cucinate alla milanese.

Ugo Foscolo, nel settecento, per prenderci in giro, definì la zona dei Navigli, Paneròpoli, dal termine dialettale panera, cioè panna. In effetti la nostra cucina é improntata su latte, panna, burro e formaggio. Le persone anziane si ricorderanno quando, in tempo di guerra, si cenava con piatti poveri come riso e latte, polenta e latte, castagne e latte.

I miei consigli per un pranzo dicembrino con gli amici sono: minestra de fasö (fagioli), rustin negàa (involtini burro e salvia), pulenta e gurgunsöla e la torta Bertolda (farina bianca e gialla, impastata con uova, abbondante burro fuso, latte, scorza di limone grattugiata e lievito). Piatti semplici, non certo dietetici, della nostra tradizione da abbinare con un abito al ginocchio senza maniche con sopra una giacca da togliere dopo qualche bicchiere di vino rosso San Colombano, prodotto con l’uva verdea, coltivata esclusivamente nella zona di San Colombano al Lambro. Unico vino milanese doc. Come colore scegliete proprio il tono del vino rosso che metterete in tavola abbinato a qualche accessorio verde bosco e sarete perfette. Se però volete stupire tutti, potete abbinare i piatti poveri con un abito elegante, un Valentino vintage rosso lungo.

Come dimenticare poi il piatto tipico lombardo, risott giall e oss büs, less e mostarda e il Panetun, il nostro dolce per eccellenza, le cui origini risalgono al lontano 1200.

Per vestirvi durante le feste, usate il buon gusto, meglio meno che troppo come dice il famoso detto inglese “less is better than more”, cioè siate sobrie, niente simil alberi di Natale, niente trucco e parrucco alla Moira Orfei, i parenti sono tutti pronti a spettegolare quindi non date loro modo di farlo.

Buone feste a tutti, vi auguro di essere felici, anche con poco, ma felici.

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