martedì, Ottobre 15, 2024
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Milano si estende come superficie e si sviluppa ulteriormente

Considerato il traffico sempre più intenso della nostra città e con la finalità di renderlo più scorrevole, ecco nascere un primo tratto della circonvallazione esterna con le prime strade (che verranno più tardi utilizzate dalla filovia 90/91) e cioè le vie Stelvio, Jenner e Tibaldi.

La circonvallazione proseguirà più avanti con altri segmenti a partire da piazzale Lotto per poi proseguire sui viali Brianza, Lunigiana e Marche. E così questa “esterna” fa registrare la quinta cerchia delle mura di Milano, ossia dopo quella repubblicana, la imperiale, la medievale e la spagnola.

Da notare che alla nuova rete stradale corrisponderà un nuovo “posizionamento” delle porte cittadine. Infatti, piazzale Lodi sarà la nuova Porta Romana, piazza Bibbiena rappresenterà la nuova Ludovica, piazza de Angeli la nuova Vercellina, piazza Spotorno la nuova Comasina e così via.

Sulle stampe raffiguranti Milano, appena pubblicate, si delineano le nuove direttrici che tentano di espandersi verso la via Emilia, senza tuttavia dimenticare quella importantissima per Monza, ormai diventata un significativo polo d’attrazione per gli insediamenti industriali sempre più numerosi.

E se a sud l’agricoltura si rivela assai redditizia grazie a terreni decisamente ricchi di sostanze idonee per molte colture, a nord, in condizioni non altrettanto facili per le varie coltivazioni, fioriscono però molte aziende, supportate da sostanziosi capitali, come le filande, le seterie e i mobilifici.

Ricordiamo la città di Sesto San Giovanni che, già a quei tempi, rappresentava il maggior centro industriale della Lombardia e poi l’importanza della nascente ferrovia, con quei raccordi che proiettano la nostra regione verso la Svizzera e anche verso il nord dell’Europa.

Segnaliamo infine che Milano, già ingranditasi nel 1873 con l’assorbimento del territorio comunale dei Corpi Santi e avendo poi inglobato una serie di Comuni a partire dal 1923, vede aumentata la propria superficie di due volte e mezzo, pari ad un totale di 185 chilometri quadrati che corrisponde, all’incirca, a quella attuale.

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