A cura della Direzione e della Redazione de “ilMirino”
Sapevamo che il nostro collega Antonio Barbalinardo intratteneva, da tempo, stretti contatti con l’associazione umanitaria “Amici di don Luigi Palazzolo”, avviando una forma di collaborazione che, con il trascorrere del tempo, prendeva corpo sempre più visibilmente.
Volevamo tuttavia che questa sua costante disponibilità di amore verso il prossimo, specialmente nei riguardi dei più deboli, meritasse un pubblico riconoscimento. Ed ecco che questo suo lodevole comportamento è stato finalmente premiato con una sorta di pagella dai voti più che ragguardevoli.
Infatti, la sera del 6 luglio, grazie ad una importante cerimonia assai ricca di significati, svoltasi nel giardino della Prefettura di Milano, si è voluto assegnare al nostro Antonio e ad altri ventisette personaggi di spicco, una serie di meritati riconoscimenti.
Erano presenti il prefetto Renato Saccone, il governatore Attilio Fontana, la vicesindaca del Comune di Milano Anna Scavuzzo, la vicesindaca della Città Metropolitana Arianna Censie e diverse autorità civili e militari.
L’onorificenza consegnata intende premiare – così dice la motivazione – quei “cittadini che hanno dato lustro al Paese con importanti contributi nel campo della cultura, dell’arte, dell’economia, nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici e umanitari oppure per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari”.
Dalla lontana Pisticci, in Lucania, giungeva nella monumentale Milano Antonio Barbalinardo, entrando a far parte di alcune società del gruppo Eni con il suo voluminoso bagaglio di grande affabilità e cortesia.
Al di là dell’impegno professionale, il suo grande desiderio di aiutare il prossimo, sorretto da una fede cristiana non comune, trovava fertile terreno nel sociale, mentre il suo grande entusiasmo catturava da subito la simpatia di tutti.
Sono testimoni i suoi venticinque anni di volontariato, sempre svolto con molta dedizione nel settore civile e anche in quello culturale.
Nell’ambito del “Palazzolo”, Antonio era ed è sempre presente con la sua proficua disponibilità nell’effettuare servizi che comportano l’inserimento di concrete relazioni interpersonali verso i bisognosi. Ebbene, anche nei momenti più rischiosi relativamente al Covid 19, il nostro Antonio non ha mai mancato di assicurare la propria attenzione nei riguardi di famiglie spesso formate da anziani che non avevano possibilità di muoversi. E consegnava loro pacchi alimentari dell’Associazione tentando di alleviare numerose sofferenze.
Con l’occasione desideriamo sottolineare che Antonio Barbalinardo è autore di diversi libri che accompagnano la sua vita dedicata al lavoro e al sociale. Ne ricordiamo volentieri alcuni.
Eccoli: “Dal Sud…al Nord – Un lucano trasferito nella metropoli lombarda”, “Dal Sud al Nord – 30 anni a Milano, 25 anni di volontariato sociale, civile e culturale”, “Da ANIC Pisticci a ENI Servizi di San Donato Milanese”, “Da Croce Verde Musocco a…Croce Verde Sempione – 100 anni di storia, 100 anni di immagini”.
Inoltre, Antonio Barbalinardo è curatore del libro “Frammenti di memoria e ricordi di ognuno di noi”, “Dal vecchio Portello allo storico quartiere di Villapizzone”. Segnaliamo anche la sua opera “Da circolo culturale a…Fondazione Carlo Perini 1962 – 2010” nonché la documentata ricostruzione storica della Grande Guerra nel “Centenario del Primo Conflitto Mondiale 1914 – 1918”.
Al nostro caro Antonio, diventato Cavaliere con pieno merito, porgiamo di vero cuore le nostre più affettuose felicitazioni accompagnate da rallegramenti che esprimiamo con tutta la nostra simpatia.
La Direzione e la Redazione de “ilMirino”