domenica, Novembre 17, 2024
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Margherita e Francesco nella Milano spagnola

Siamo nel marzo del 1563 in piena dominazione spagnola e una giovane sarta, di nome Margherita Sebregondi, abitante nel quartiere Carrobbio, e’ promessa sposa al suo Francesco Soncino, chiamato Cecco, capitano delle milizie madrilene.

Egli si schiera in battaglia contro gli Ugonotti, nelle Fiandre, e malgrado siano trascorsi diversi mesi, la sua fidanzata e’ in ansia perché non riceve da lui la più piccola notizia. Non sa più a che santo votarsi e un’amica le suggerisce di consultare un mago, di nome Strongoli, abitante a Porta Ticinese.

Si reca da questo “indovino” per sapere notizie di Cecco, ma la poveretta, dopo un’ora di attesa nei locali del mago, si sente molto a disagio. Ed ecco l’amara sorpresa. Da una porta secondaria, evidentemente con l’accordo del mago, entra un uomo mascherato che tenta di usarle violenza.

Lei urla, si mette a gridare a perdifiato e mentre il bellimbusto se la da’ a gambe levate, i lamenti della donna vengono raccolti da alcuni sbirri. Essi, non sapendo come comportarsi, fanno rinchiudere in cella sia la ragazza sia il mago.

Poi si saprà che il potenziale violentatore è don Alfonso Carpano, già noto per atti simili, ma è al riparo da ogni punizione perché sua sorella Isabella è moglie del governatore don Consalvo Ferrante de Cordova.

Il Carpano, venuto a sapere che la ragazza è in prigione, riesce a farla prelevare grazie ad alcuni suoi bravi e la conduce nel suo castello vicino a Erba. Qui non cessano le avance di don Alfonso e Margherita, mettendosi a gridare, richiama l’attenzione del maggiordomo Diego, mentre don Alfonso, privo di giustificazioni, se ne va via infuriatissimo.

Margherita, nel frattempo calmatasi, sente il bisogno di sfogarsi. Racconta a Diego la sua storia con Cecco e il maggiordomo dice a Margherita di essere amico fraterno dello stesso Cecco. Nel frattempo, il fidanzato ritorna a Milano in convalescenza a seguito di una ferita rimediata in battaglia.

Cerca subito Margherita e, molto preoccupato, non la trova. Chiede notizie ad amici e conoscenti finché in una osteria, frequentata da alcuni bravi di don Alfonso, viene a sapere, senza farsi riconoscere, del rapimento e della reclusione della sua Margherita.

Riesce in qualche modo a contattare l’amico Diego. Questi gli promette aiuto mentre Cecco raccoglie diversi amici e con loro riesce ad introdursi nel castello grazie ad un sottopassaggio particolare che il maggiordomo gli aveva segnalato. Affrontano diversi bravi e mentre Cecco è impegnato in diversi duelli, gli amici odono diversi lamenti di donna provenienti da un locale. La liberano ritenendo che si tratti di Margherita.

Ma successivamente, riunitisi con Cecco, si scopre che si tratta di un’altra reclusa. Questa, liberata, la vorrà far pagare a don Alfonso, mentre Cecco deve riorganizzarsi per presentarsi al castello.

Nel frattempo, l’inetto governatore viene sostituito da don Gabriele de la Cueva il quale, udita la penosa storia, dice a Cecco di non muoversi perché avrebbe pensato lui a risolvere la situazione.

Mette alle strette don Alfonso e dopo un’attenta perquisizione delle stanze riesce a liberare la poveretta. Cecco e Margherita si ritrovano finalmente insieme e l’ex maggiordomo Diego terrà a battesimo il primo pargoletto della coppia.

E don Alfonso ? Morirà in duello per colpa di un suo instancabile vizio: la veemente e aberrante rincorsa verso l’ennesimo rapimento di una donna.

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