venerdì, Aprile 19, 2024
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Lucia Alberti, l’astrologa che elargiva oroscopi gratuiti

La “Signora delle stelle”, come alcuni affettuosamente la chiamano, nasce a Vienna nel 1921 da madre austriaca e da padre fiorentino, il cui cognome è Nesti.

La sua fama di sensitiva si manifesta sin da ragazza. Nel corso del secondo conflitto mondiale riesce addirittura a prevedere bombardamenti e incursioni aeree; perciò, anche nel corso della notte, informa subito parenti e amici invitandoli a scendere nei rifugi.

Ma come si manifesta in lei la passione per l’astrologia ? Passando davanti alla vetrina di una libreria viennese, osserva un volume che si occupa del destino astrale delle attrici più note, tra cui Marlene Dietrich e Greta Garbo. Acquista il libro, nei giorni seguenti ne comprerà altri e contemporaneamente intraprende studi di psicologia.

Si stabilisce in Italia nel 1952 e l’anno successivo sposa l’industriale Guido Alberti (di cui adotterà il cognome), mecenate del premio letterario “Strega”. Frequentando il salotto romano “Gli amici della domenica”, Lucia ha modo di conoscere importanti scrittori italiani tra cui Alberto Moravia, Elsa Morante, Giorgio Bassani, Goffredo Parise.

Conversa amabilmente con loro di astrologia, indispettisce Moravia perché gli dice che l’unione con la Morante si dissolverà, ma soltanto nel 1962 esce chiaramente dalle sue conversazioni private per passare al contatto con il pubblico. Scrive su “Paese Sera” e qui esordisce con gli oroscopi, facendo sfoggio dei suoi calcoli su posizioni e movimenti di astri e di pianeti.

Per una decina d’anni risponde ai lettori che le scrivono tramite missive indirizzate alla “Strega”, come bonariamente chiamata. Nel frattempo, la sua voce si fa sentire anche sui settimanali femminili come “Novella”, “Annabella” e “Grazia”. Il successo viene confermato in primis dal suo “Calendario astrologico” e seguiranno alcuni suoi libri.

Sempre pronta a formulare oroscopi, compatibilmente con il tempo che ha a disposizione (riceve moltissima corrispondenza), senza mai pretendere pagamenti o altre compensazioni, anche quanto si tratta di rispondere a casi complessi o addirittura intricati.

Grazie ai media, Lucia Alberti diventa ormai il simbolo della buona presentabilità dell’astrologia, assumendo toni da vero distacco rispetto a coloro che confondono certi principi astrologici con strane, e strambe, considerazioni sulla materia.

Muore nel febbraio del 1995 con un rimpianto che forse cova già negli ultimi anni di vita: desidera in un certo senso uscir fuori dall’astrologia per poter rinunciare a quel tipo di “dovere” che ha come sottofondo la consolazione riservata alle persone che la chiedono.

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