di Carlo Radollovich
Sebbene il prestigioso impianto possa già considerarsi parzialmente funzionante, sono in corso i necessari lavori di restyling. In ogni caso, non è lontano il giorno in cui lo splendore di questo velodromo di 397 metri riapparirà completamente rinnovato davanti a molti sportivi.
Tornerà a rivestire i nobili panni di una modernissima struttura multidisciplinare. Infatti, il ciclismo su pista (è in progetto una scuola per giovani allievi di questa disciplina), il football americano (le squadre del Seamen Milano e dei Rhinos Milano già disputano qui le partite casalinghe di Prima Divisione), il mini-rugby nonché alcune scuole di calcio saranno presto al centro di moltissime passioni sportive che diverse tifoserie sapranno esprimere con gioia.
Certamente, gli spogliatoi e alcuni spazi sotto la tribuna devono ancora essere sottoposti a lavori di ristrutturazione e per questo motivo, in caso di eventi sportivi o di semplici manifestazioni, le persone che vi potranno assistere non potranno superare il numero di ottocento.
Va ricordato che il “magico anello” (come veniva definito ai tempi d’oro), composto di ben 72 chilometri di listarelle in pino di Svezia, è senz’altro agibile ed è a disposizione della nazionale di ciclismo, settore pista.
Cogliamo l’occasione per presentare una brevissima storia del velodromo, inaugurato nel 1935. Esso subì notevoli danni durante i bombardamenti del 1943 (pista distrutta completamente). Rifatto l’anello nel dopoguerra, si svolsero qui i campionati mondiali di ciclismo su pista del 1951, 1955 e 1962. La pesante nevicata del 1985 distruggeva non soltanto il Palasport di San Siro, ma anche parte del Vigorelli, rendendo inservibile la pista. Quasi subito ricostruita, va detto che l’impianto risultò poco utilizzato sino al 1997 quando ospitò un evento davvero singolare: una gara di coppa del mondo di sci di fondo. Ora, per consentire le gare di football americano e di mini-rugby, il prato centrale è completamente ricoperto da erba sintetica.
Al di là delle ben note presenze dei Beatles (1965) e dei Led Zeppelin (1971), ricordiamo che il Vigorelli fu teatro di ben sei record dell’ora e cioè:
Giuseppe Olmo (1935), Fausto Coppi (1942) Jacques Anquetil (1956), Ercole Baldini (1956) Roger Rivière (1957 e 1958).