E’ vero, la canzone più famosa di Toto Cutugno “L’italiano” si rifà a luoghi comuni che caratterizzano o caratterizzavano la figura dell’italiano medio nei primi anni Ottanta quando è stata scritta. Infatti, fu presentata a San Remo nel 1983, ma il suo enorme successo internazionale, ne ha decretato anche un valore simbolico importante che nelle semplici parole del testo e al di là degli stereotipi ben noti, fa in modo che molti, forse tutti vi si riconoscano e l’abbiano cantata almeno una volta nella loro vita.
Lasciatemi cantare
Con la chitarra in mano
Lasciatemi cantare
Sono un italiano
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Sono passati quarant’anni da quando venne scritta ma la canzone ha ancora un suo fascino ed è un successo evergreen. Ci ritroviamo descritti secondo alcune abitudini di vita ormai decisamente superate.
L’autoradio che portavamo in mano è stata sostituita da un’infinità di dispositivi elettronici sempre più piccoli, la moviola è stata superata, tra polemiche mai sopite, dal VAR, la Seicento non esiste più, oggi ci sono le city car. E non abbiamo un partigiano come Presidente della Repubblica ma un Presidente del Senato che ha altre nostalgie.
L’America è sempre “troppa” e non incombe più soltanto sui manifesti. Per fortuna, nonostante la crescita esponenziale di chef sempre più arditi, continuano a piacerci gli spaghetti al dente e il caffé ristretto, in una infinità di versioni.
Ma forse, rispetto ad allora, siamo un po’ più spaventati. L’aria che tira non sembra tranquillizzarci e anche se si parla sempre meno di Paese e sempre più di Nazione, continuiamo a nutrire fiducia e a sentirci fieri di essere “italiani veri”.
Ora Simone Tomassini ripropone questo successo, che ha arrangiato insieme ad Andrea Mandelli e Pier Tarantino, in una chiave rock che non lo snatura ma gli ridà nuova linfa. Simone aveva 9 anni quando sentì questo brano la prima volta e gli piacque. Ecco cosa dice a proposito: Lo considero un testo semplice e immediato, un capolavoro in tutti i sensi. È come se quelle parole, create dalla penna del grande Cristiano Popi Minellono, avessero già dentro una melodia; sembravano scolpite nello spartito. Da sempre la suono e la canto a modo mio, quando mi chiudo in studio.
Naturalmente, Simone Tomassini sente di dover ringraziare soprattutto il grande Toto Cutugno e aggiunge : “Grazie Toto per averla cantata e regalata a tutti noi. Grazie alla sua famiglia e alla sua etichetta discografica che mi hanno permesso di cantarla e di omaggiare un grande Uomo e artista che ho avuto piacere di incrociare in numerose occasioni…”.
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La versione de ‘L’Italiano’ di Simone Tomassini, in digitale dal 26 gennaio distribuita da The Orchard, apparirà anche in un vinile 45 giri in edizione limitata che sarà presentato il 3 marzo in uno speciale evento che si terrà al Tartaruga Live di Villa Guardia (Co).
La versione di Simone Tomassini de ‘L’Italiano’ è accompagnata anche da un videoclip realizzato da RCO Europe, con la regia di Paolo Galassi, un chiaro tributo a Paolo Villaggio, creatore di Ugo Fantozzi, il Ragioniere più “sfigato” che ha raccontato pregi e virtù dell’italiano medio.